C. Claudius consul cum in castra redisset caput hasdrubalis quod servatum cum cura attulerat proci ante hostium stationes captivosque Afros vinctos ut erant ostendi duos etiam ex iis solutos ire ad Hannibalem et axpromere quae acta essent iussit. Hannibal tanto simul publico familarique ictus luctu adgnoscere se fortunam charthaginis fertur dixisse; castrisque inde mostis ut omnia auxilia quae diffusa latius tueri non poterat in extremum Italiae angulum Bruttios constraheret et Metapontinos civitatem universam excitos sedibus suis et Lucanorum qui suae dicionis erant in Bruttium agrum traduxit.
Versione tradotta
Il console Claudio, tornato al suo accampamento, fece gettare davanti ai posti di guardia nemici la testa di Asdrubale, che aveva portata seco accuratamente conservata, e vi fece esporre anche gli africani prigionieri, incatenati com’erano, e ne fece mandare due, liberi, ad Annibale, a riferirgli ciò ch’era avvenuto. E si narra che Annibale, colpito da sì grave lutto pubblico e familiare, esclamasse ch’egli riconosceva in ciò il destino di Cartagine; e, levato il campo per raccogliere nell’estrema punta d’Italia, nel Bruttio, tutte le forze ausiliarie che, sparse in troppo vasto spazio, non avrebbe potute difendere, nel territorio del Bruttio fece passare tutti gli abitanti di Metaponto, togliendoli via dalle loro dimore, quelli della Lucania ch’erano a lui soggetti.
- Letteratura Latina
- Ab urbe condita
- Livio
- Ab urbe condita