Consideriamo l’astrattismo di Mondrian, a partire dal 1910-1914, anni in cui Mondrian sviluppa quel linguaggio artistico che lo caratterizzerà in maniera originale. Mondrian arriverà infatti, in modo graduale a quello che lui stesso definì “astrattismo intellettuale”. Lontano dagli impulsi lirici, di un’ emotività interiore, come per l’astrattismo di KandijsKi, Mondrian si libera dagli stimoli individuali, mediante un processo di spersonalizzazione di se stesso. “ Nel mondo futuro di Mondrian, l’uomo non sarà nulla di sé, non sarà che parte del tutto, ed è allora che, avendo perduto la vanità della sua piccola e meschina individualità, sarà felice in questo Eden, che avrà creato”. Tecnicamente, il processo di depurazione, che farà dell’arte la verità della coscienza interiore, avverrà spogliando gli oggetti delle loro particolarità, riducendoli a scheletri, togliendogli ogni elemento di individualità, per questo, giungendo al vero e all’essenza. Composizione in rosso, giallo, blu, del 1927, è per esempio caratteristico di una visione del reale nuova e originale: la superficie del quadro è fatta di quadrati e rettangoli, rossi, gialli, blu. Il colore è piatto e uniforme: è l’armonia e il rigore geometrico, che si oppone al disordine e al caos del mondo oggettivo.
- Temi e Saggi