O qui flosculus es
Iuventiorum,
non horum modo, sed quot aut fuerunt
aut posthac aliis erunt in annis,
mallem divitias Midae dedisses
isti, cui neque servus est neque arca,
quam sic te sineres ab illo amari.
“qui? non est homo bellus?” inquies. est:
sed bello huic neque servus est neque arca.
hoc tu quam lubet abice elevaque:
nec servum tamen ille habet neque
arcam.
Versione tradotta
O tu che sei il fiorellino dei
Giovenzi,
non di questi soltanto, ma di quanti o furono
o in seguito saranno negli altri anni,
avrei preferito che
avessi dato le ricchezze
di Mida a costui, che non ha uno schiavo né un forziere,
che permettessi d'esser così amato
da lui.
"Ma lui? Non è un bell'uomo? Ribatterai. Lo è:
Ma questo bello non ha uno schiavo né un forziere.
Tu questo
disprezzalo e trascuralo come ti piace:
eppure lui non possiede né uno schiavo né un forziere.
- Letteratura Latina
- Carmina 1-30
- Catullo