Carmina di Catullo, Carme 24 - Studentville

Carmina di Catullo, Carme 24

O qui flosculus es

Iuventiorum,
non horum modo, sed quot aut fuerunt
aut posthac aliis erunt in annis,
mallem divitias Midae dedisses

isti, cui neque servus est neque arca,
quam sic te sineres ab illo amari.
“qui? non est homo bellus?” inquies. est:

sed bello huic neque servus est neque arca.
hoc tu quam lubet abice elevaque:
nec servum tamen ille habet neque

arcam.

Versione tradotta

O tu che sei il fiorellino dei

Giovenzi,
non di questi soltanto, ma di quanti o furono
o in seguito saranno negli altri anni,
avrei preferito che

avessi dato le ricchezze
di Mida a costui, che non ha uno schiavo né un forziere,
che permettessi d'esser così amato

da lui.
"Ma lui? Non è un bell'uomo? Ribatterai. Lo è:
Ma questo bello non ha uno schiavo né un forziere.
Tu questo

disprezzalo e trascuralo come ti piace:
eppure lui non possiede né uno schiavo né un forziere.

  • Letteratura Latina
  • Carmina 1-30
  • Catullo

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