Male est, Cornifici, tuo Catullo
malest, me hercule, et laboriose,
et magis magis in dies et horas.
quem tu, quod minimum facillimumque est,
qua solatus es allocutione?
irascor
tibi. sic meos amores?
paulum quid lubet allocutionis,
maestius lacrimis Simonideis.
Versione tradotta
Sta male, Cornificio, il tuo Catullo
sta
male, per Ercole, e penosamente,
e sempre più di giorno in giorno, di ora in ora.
Ma tu, cosa che è minima e
facilissima,
con quale dialogo l'hai consolato?
Mi arrabbio con te. Così i miei amori?
Un poco, quel che ti piace,
di dialogo,
più mesto delle lacrime Simonidee.
- Letteratura Latina
- Carmina 31-60
- Catullo