Othonis caput oppido est
pusillum,
et Heri rustice semilauta crura,
subtile et leve peditum Libonis,
si non omnia, displicere vellem
tibi et Sufficio seni recocto…
irascere iterum meis iambis
inmerentibus, unice imperator.
Versione tradotta
La testa di Ottone è davvero piccolotta,
e le gambe di Erio mezzo
lavate alla campagnola,
sottile e leggera la scoreggi di Libone,
se non volessi del tutto spiacere
a te ed a Sufficio,
vecchio ringalluzzito
arrabbiati ancora per i miei giambi
innocenti, generale unico.
- Letteratura Latina
- Carmina 31-60
- Catullo