Carmina di Catullo, Carme 69 - Studentville

Carmina di Catullo, Carme 69

Noli admirari, quare tibi femina nulla,

Rufe, velit tenerum supposuisse femur,

non si

illam rarae labefactes munere vestis

aut perluciduli deliciis lapidis.

laedit te quaedam mala fabula, qua

tibi fertur

valle sub alarum trux habitare caper.

hunc metuunt omnes, neque mirum: nam mala valde est

bestia, nec quicum bella puella cubet.

quare aut crudelem nasorum interfice pestem,

aut

admirari desine cur fugiunt.

Versione tradotta

Non meravigliarti, perché

nessuna femmina,
Rufo, voglia metterti sotto la tenera coscia,
neanche se tu la fai crollare con il dono d'una

rara veste
o con la delizia d'una pietra scintillantuccia.
Ti rovina una brutta diceria, con cui si dice
che

sotto la valle delle ascelle abita un truce caprone.
Lo temono tutte, non (è) strano: è una gran brutta
bestia, con

cui una ragazza carina non giacerebbe.
Perciò o fai fuori la cruele pestilenza dei nasi,
o smettila di meravigliarti

perche fuggono

  • Letteratura Latina
  • Carmina 61-90
  • Catullo

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