Desine de quoquam quicquam bene
velle mereri
aut aliquem fieri posse putare pium.
omnia sunt ingrata, nihil fecisse benigne
immo etiam taedet
obestque magis;
ut mihi, quem nemo gravius nec acerbius urget,
quam modo qui me unum atque unicum amicum habuit.
Versione tradotta
Smetti di voler ben meritare qualcosa da qualcuno
o pensare che uno possa diventare pio.
Tutto è
ingratitudine; nulla è l'aver agito bene,
anzi addirittura infastidisce e nuoce di più;
come a me, che nessuno preme
più pesantemente e amaramente,
quanto adesso chi non mi ebbe come solo ed unico amico.
- Letteratura Latina
- Carmina 61-90
- Catullo