Carmina di Catullo, Carme 91 - Studentville

Carmina di Catullo, Carme 91

Non ideo, Gelli, sperabam te mihi

fidumin misero hoc nostro, hoc perdito amore fore,quod te cognossem bene constantemve putaremaut posse a turpi mentem inhibere

probro;sed neque quod matrem nec germanam esse videbamhanc tibi, cuius me magnus edebat amor.et quamvis tecum multo coniungerer

usu,non satis id causae credideram esse tibi.tu satis id duxti: tantum tibi gaudium in omniculpa est, in quacumque est aliquid

sceleris.

Versione tradotta

Non così, Gellio, speravo che tu mi

fossi fidatoin questo nostro misero, in questo perduto amore,perché ti avessi conosciuto o ti pensassi costanteo poterti

bloccare la mente da una turpe infamia;ma né perché vedevo che tu avevi una madre e questa sorella, il cui garnde amore mi

consumava.E benchè con te fossi unito da molta amicizia,non credevo tu avessi tale causa sufficiente.Tu lo ritenesti

sufficiente: tu hai tanta gioia in ogni colpa, in qualunque c'è qualche misfatto.

  • Letteratura Latina
  • Carmina 91-116
  • Catullo

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