Cicerone questore in Sicilia - Studentville

Cicerone questore in Sicilia

Cum quaestor in Sicilia fuissem, itaque ex ea provincia decessissem ut Siculis

omnibus iucundam diuturnamque memoriam quaesturae nominisque mei relinquerem, cuncti ad me publice saepe venerunt, ut suarum

fortunarum oninium defensionem susciterem. Me saepe esse pollicitum dicebant, si quod tempus accidisset, quo tempore aliquid a

rne requirerent, commodis eorum me non defuturum. Venisse tempus aiebant, non iam ut commoda sua, sed ut vitam salutemque

totius provinciae defenderem; sese iam ne deos quidem habere, quod eorum sirnulacra sanctissima C. Verres ex delubris

sustulisset.

Versione tradotta

Dopo essere stato questore in Sicilia, partii

da quella provincia, lasciando a tutti i Siciliani un gradevole e imperituro ricordo della mia questura e del mio nome, tanto

che spesso vennero tutti quanti pubblicamente da me a chiedermi che assumessi la difesa della loro sorte. Dicevano che spesso

io avevo promesso che se fosse venuto il momento in cui essi mi avessero richiesto qualche aiuto, io non sarei venuto meno ai

loro bisogni. Dicevano che quel momento era venuto, non già perchè io difendessi i loro interessi, ma la vita stessa e

l'integrità di tutta la provincia; che essi ormai non avevano nemmeno più gli dèi, perchè Caio Verre aveva portato via dai

santuari tutte le loro venerande statue.

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