Circolo degli Scipioni - Studentville

Circolo degli Scipioni

Quasi una perfetta incarnazione dell’ideale politico e di cultura a cui Catone si oppone è Scipione Emiliano, figlio di Lucio Emilio Paolo, il vincitore del re di Macedonia, Perseo. È Scipione che invita a Roma e protegge un filosofo stoico che nel trattato Sul conveniente, doveva codificare un influente modello di comportamento per tutta l’aristocrazia romana, che fece anche da esempio per l’opera di Cicerone. Attorno a Scipione si raccoglie l’élite intellettuale più aperta ai temi della cultura greca: questa élite ha fatto parlare di un “circolo degli Scipioni”, una specie di club politico-culturale, un gruppo di letterati, pensatori e semplici cultori di poesia che si riconosce in una precisa linea politica. Al circolo fecero parte Ennio e in seguito Lucilio e Terenzio. Va detto però che probabilmente un vero e proprio circolo non è mai esistito. Sembra esagerato fare un’organizzazione dotata di un vero programma culturale e politico – quasi un moderno partito – di quella che fu probabilmente solo una comunanza di interessi tra alcune figure dell’aristocrazia. A dare importanza a questo circolo ha contribuito senz’altro l‘idea che di costoro, e di Scipione in particolare, dette Cicerone in alcune delle sue opere più importanti. Orazio poi vide in questa cerchia un modello positivo per il circolo di Mecenate, un gruppo di potere che si accoglie attorno alla figura del potente ministro di Augusto.

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