Olim portitor quidam trans flumen lupum et capram et caules tranferre debebat.Cum scapha eius minima esset,intellexit in ea lupum,capram caulesque simul transferri non posse.In ripa sedens,diu sic secum cogitavit:.Tum vatem in vicinis habitare meminit;ac statim ad eum se contulit et rem exposuit.Cui vates ait:.
Versione tradotta
Un doganiere una volta doveva trasferire oltre il fiume un lupo e una capre e (caules). Essendo il suo scafo molto piccolo, capì che in quella non poteva portare insieme il lupo, la capra e (caules). Sedendo sulla riva, a lungo così pensava tra sè e sè: non posso trasportare sull'altra riva (caules) perchè il lupo, se sarà solo con la capra, la divorerà. In nessun modo posso trasportare solo con me il lupo perchè la capra, lasciata sola con le (caulibus) le mangerà. Allora ricordò di abitare vicino ad un vate, e subito si rivolse a quello e espose la cosa. A questo il vate disse: farai assai facilmente la cosa, se ricorderai ciò che ti dirò. Per prima porta la capra sull'altra riva. Le (caules) non sono mangiate dal lupo: infatti il lupo non è solito mangiare (caules). Poi porta con te il lupo, ma quando ritornerai sull'altra riva, non lasciarlo con la capra, ma riportala sulla prima riva con te. Infine, quando saranno portate sull'altra rive le (caules) di nuovo riprenderai la capra e la riporterai con te.
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