Come si fa una bibliografia
Se sei un laureando e stai scrivendo la tua tesi di laurea, devi assolutamente sapere come si fa una bibliografia, in quanto si tratta della prima cosa (e a volte anche l’unica!) che la commissione di laurea legge durante la seduta. Per questo motivo è molto importante redigere una corretta compilazione della bibliografia, sia per quanto riguarda la struttura, sia per quanto riguarda il contenuto, cioè la lista di libri e autori che andrai ad inserire. In questo post spiegheremo nei minimi dettagli come si scrive una corretta bibliografia, partendo dalla ricerca bibliografica fino alle regole che bisogna seguire nel citare gli autori e le opere in elenco.
Devi scrivere la tesi di laurea ma non sai proprio da dove cominciare? Ecco una guida dettagliata: Come scrivere una tesi di laurea
Cos’è una bibliografia
La bibliografia di una tesi di laurea (ma anche di un libro, un saggio, una tesina, un articolo scientifico) è l’insieme dei libri e degli articoli che hai consultato e che hai quindi citato all’interno del testo, dunque si tratta essenzialmente di una lista di autori, con le rispettive opere, in ordine alfabetico. Per arrivare alla compilazione della bibliografia però occorre effettuare un passaggio fondamentale: la ricerca bibliografica.
La ricerca bibliografica
Il giorno in cui il relatore durante il ricevimento ti ha comunicato il titolo della tua tesi, probabilmente ti ha fornito anche una bibliografia iniziale (se sei un laureando fortunato) da seguire, ovvero una lista di 2 o 3 libri, articoli o saggi da consultare per avere una visione generale dell’argomento della tesi. Fin qui sarebbe tutto molto semplice: basterebbe mettere insieme le informazioni ricavate da questi testi ed il gioco è fatto! Invece no, per fare una buona tesi di laurea occorre ampliare le proprie conoscenze e condurre un’approfondita ricerca bibliografica, partendo proprio dai testi che il prof ha fornito. A molti sembra un’impresa impossibile, in realtà, con un po’ di pazienza e determinazione, si raggiungono risultati soddisfacenti e si riesce a creare una cospicua lista di testi consultati. Come condurre la ricerca bibliografica? Ecco tutti i passaggi da seguire:
- Leggere la bibliografia dei testi a disposizione: troverai articoli e libri utili da consultare. Munisciti di taccuino e segna tutti quelli che ti possono interessare, avendo cura di riportare tutto (autore, casa editrice, titolo, anno e luogo di pubblicazione ecc…).
- Cercare e consultare questi testi nelle biblioteche, facendo una ricerca su Google per capire dove si trovano. Una volta trovati, basta recarsi in biblioteca e prenderli in prestito, oppure fare delle fotocopie o consultarli lì e prendere qualche appunto.
- Se non si ha una bibliografia iniziale o i testi ricavati da questa sono serviti a poco, conviene utilizzare sempre Google, digitando l’argomento della tesi, argomenti correlati, dettagli specifici: potrai trovare del materiale utile su alcuni siti web (i siti andranno inseriti non in bibliografia ma nella sitografia, una lista a parte), articoli scientifici, testi su Google libri, fonti citate da altri autori e così via. Insomma, spulcia bene bene navigando su Internet: troverai di certo qualcosa!
- Aggiornare la lista dei testi: questo è molto importante, in quanto poi, una volta che avrai terminato di scrivere la tesi, questa lista andrà nella bibliografia, per cui è molto importante segnare sempre tutto quello che hai letto e consultato.
Compilazione della bibliografia
A questo punto il peggio è passato, devi solamente passare alla seconda fase: la compilazione della bibliografia. Non è cosa da poco, poiché per citare autori e testi bisogna stare attenti ad una serie di regole, che variano in base alla fonte consultata: libro, articolo scientifico, libro scritto da più autori, articolo o saggio all’interno di una rivista. Inoltre, bisogna tener presente che esistono stili diversi, dunque, se il tuo relatore ha richiesto un determinato stile di compilazione, applica quello, secondo i dettami che ti ha dato. In genere gli stili cambiano in base al tipo di tesi, per cui è possibile che la bibliografia di una tesi umanistica sia diversa da quella di una scientifica. Prima di passare alle regole specifiche per scrivere una bibliografia, ecco le regole generali, che vanno applicate a tutte le tesi di laurea:
- La bibliografia va compilata in ordine alfabetico prendendo in considerazione l’autore (cognome)
- Se abbiamo più opere di uno stesso autore, queste vanno elencate in ordine cronologico, dalla più vecchia alla più recente
- Di un libro vanno citati in ordine: cognome dell’autore, titolo dell’opera, luogo di pubblicazione, casa editrice, anno di pubblicazione.
- Di un articolo scientifico vanno citati: cognome dell’autore, titolo dell’articolo, nome della rivista, numero e anno.
Vediamo adesso nel dettaglio come citare all’interno della bibliografia tutte le varie tipologie di fonti bibliografiche.
Come citare un libro
Per citare un libro in bibliografia bisogna inserire, separati da una virgola, i seguenti elementi:
- Cognome dell’autore e nome puntato
- Titolo del libro in corsivo
- Luogo di pubblicazione
- Casa Editrice
- Anno di pubblicazione
Esempio: Graf F., Il mito in Grecia, Roma-Bari, Laterza, 1987
Come citare un libro scritto da più autori
Fin qui sembra facile, ma ad un certo punto ti ritrovi a consultare un libro scritto da più autori. Come citarli?
- Cognomi e nomi puntati degli autori in ordine alfabetico – Se gli autori sono più di 3, va utilizzata la formula AA. VV.
- Titolo del libro in corsivo
- Luogo di pubblicazione
- Casa Editrice
- Anno di pubblicazione
Esempio: Detienne M. – Sissa G., La vita quotidiana degli déi greci, Roma-Bari, Laterza, 1989
Come citare un articolo
Citare un articolo all’interno della tesi di laurea è un po’ diverso dal procedimento utilizzato per un libro. Ecco lo schema da seguire:
- Cognome e nome puntato dell’autore dell’articolo
- Titolo dell’articolo in corsivo
- “in” + nome della rivista tra virgolette
- Anno della rivista
- Numero della rivista
- Data di pubblicazione della rivista
Esempio: Gerald C. MacCallum Jr., Negative and Positive Freedom, in “Philosophical Review”, 1967, 76.
Alcuni inseriscono prima il numero della rivista, poi la data di pubblicazione tra parentesi, e aggiungono i numeri di pagina:
Gerald C. MacCallum Jr., Negative and Positive Freedom, in “Philosophical Review”, 76 (1967), pp. 312-334.
Come citare un saggio inserito in un libro
Per la tua tesi di laurea potresti inoltre aver consultato un saggio scritto da un determinato autore, ma contenuto in un libro curato da altri. In questo caso bisogna citare gli elementi nell’ordine seguente:
- Cognome e nome puntato dell’autore del saggio
- Titolo del saggio in corsivo
- Cognome e nome del curatore dell’opera – Se sono più di uno vanno citati in ordine alfabetico – Se gli autori sono più di 3, va utilizzata la formula AA. VV.
- (a cura di)
- In + titolo del libro in corsivo
- Luogo di pubblicazione
- Casa Editrice
- Anno di pubblicazione
Esempio: MacCallum, G. C. Jr., Libertà negativa e positiva, Carter I, e Ricciardi M. (a cura di), in L’idea di libertà, Milano, Feltrinelli, 1989.
Infine, non bisogna dimenticare le citazioni bibliografiche all’interno della tesi, cioè in riferimento a ciò che stai sostenendo in un determinato punto del testo. Puoi inserire le citazioni bibliografiche:
- nel testo stesso, inserendo tra parentesi cognome dell’autore e anno (sistema Harvard), In questo caso però, in bibliografia è necessario inserire l’anno dopo il cognome dell’autore.
- nelle note a piè pagina, utilizzando il sistema Harvard oppure mettendo la citazione bibliografica completa.
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