Post ortum Pleiadum, a die (ante) VI Kal. Iunas usque ad Arcturi ortum, id est ad diem octavum decimum Kalendas Octobres, secura navigatio est: nam aestatis beneficio ventorum acerbitas mitior est. Post hoc tempus usque ad diem tertium (ante) Idus Novembres incerta navigatio est et discrimini propior propter Arcturum, vehementissimum sidus. A Novembri autem mense crebris tempestatibus navigatio periculosa est. Ex die igitur tertio (ante) Idus Novembres usque ad diem sextum (ante) Idus Martias lux minima prolixa, nubium densitas, aeris obscuritas, ventorum vis, imbres vel nives efficiunt ut non solum nautae sed etiam viatores itinera et per mare et per terram suscipere non possint. Postea usque ad Idus Maias naves periculose maria temptant ideoque maiorem adhibere cautelam debent.
Versione tradotta
Dopo il sorgere delle Pleiadi, a partire dal sesto giorno prima delle calende di giugno fino al sorgere di Arturo, cioè fino al diciottesimo giorno delle calende di ottobre, la navigazione è sicura, infatti, per beneficio dell'estate, l'asprezza dei venti è più docile. Dopo questo tempo fino al terzo giorno antecedente alle idi di novembre la navigazione è incerta e a proprio rischio a causa di Arturo astro assai veemente. Dal mese di novembre tuttavia, a causa delle frequenti tempeste, la navigazione è pericolosa. Dunque dal terzo giorno prima delle idi di novembre fino al sesto giorno prima delle idi di marzo la pochissima luce favorevole, la densità delle nubi, l'oscurità del cielo, la forza dei venti, le piogge o le nevi, fanno si che non solo i naviganti ma anche i viaggiatori non possano affrontare viaggi né per terra né per mare. Poi, fino alle idi di Maggio le navi tentano pericolosamente i mari e perciò devono usare maggiore cautela.
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