Narrant rerum scriptores, cum Alexander iter suscepturus esset, Macedonum castris appropinquavisse Indorum legatos cum multis donis. Cum in regis conspectum venissent, obsides, currus, equos, vestes purpureas, scuta Indica, leones rarae magnitudinis et tigres praebuerunt, Alexandri fidei dicionique permissuri libertatem per tot aetates inviolatam. Rex eos et eorum populos deditos in fidem accepit; deinde iussit partem copiarum duci ad amnem per quem navigaturus erat. Is autem in fines Mallorum cum reliquis militibus secundo amne vehitur. Inde in Sabarcas contendit. Homines qui in agris prope amnem erant, conspicientes totum agmen navigiis constratum et tot militum arma fulgentia, territi nova facie, fugerunt. Statim legati missi sunt gentem dedituri.
Versione tradotta
Gli storici narrano che, mentre Alessandro era in procinto di sostenere la marcia, i legati degli Indiani si avvicinarono all'accampamento dei Macedoni con molti doni.
Quando giunsero al cospetto del re, offrirono ostaggi, carri, cavalli, vesti purpuree, scudi dell'India, leoni di rara grandezza e tigri, per affidare alla fiducia e al potere di Alessandro la libertà per tanti anni inviolata.
Il re accolse questi ed i loro popoli devoti alla fiducia; Poi ordinò che una parte delle milizie fosse condotta presso il fiume attraverso il quale aveva intenzione di navigare. Egli invece fu trasportato con i rimanenti soldati da un secondo fiume verso i confini dei Malli. Da lì si diresse verso i Sabarchi. Gli uomini che nei campi si trovavano vicino al fiume, guardando tutta la schiera coperta dai navigli e le tante armi fulgide dei soldati, spaventati dall'insolita apparizione, fuggirono. Subito furono inviati i legati a ridurre alla resa (a consegnare) la popolazione.
- Letteratura Latina
- La Lingua delle Radici 1
- Versioni dai Libri di Esercizi