Secondo Friedrich Nietzsche (1844-1900) i valori etici rappresentano il “razionalismo socratico” e la sua pretesa di stabilire un’identità tra l’ordine, la legge e la verità. La civiltà contemporanea fondata sull’etica è figlia dell’inganno umano sulla possibilità di definire, in maniera assoluta, il Bene ed il Male. Nessun dio, infatti, può dare all’uomo le necessarie certezze sull’essenza umana, e nessuna legge e nessun ordine possono incarnare la verità. La pretesa di stabilire quale sia, e quale debba essere, il senso della vita si dimostra, in questo modo, una negazione della vita stessa ed il frutto di un “risentimento” del più debole sul più forte. Perciò Nietzsche propone una “trasvalutazione dei valori”, la trasformazione delle regole tradizionali ereditate dalla civiltà greco-occidentale e la riscoperta della vita umana immersa nella dinamica quotidiana e individuale dell’“eterno ritorno dell’uguale”. I valori dell’etica e della morale sono intesi, dunque, come disvalori e rappresentano la sottomissione negativa del dionisiaco all’apollineo.
- Filosofia