Crisi del Centrismo e Miracolo Economico - Studentville

Crisi del Centrismo e Miracolo Economico

L'italia tra gli anni '50 e '60: tra crisi del centrismo e miracolo economico.

Dopo il rifiuto al suo governo, De Gasperi si ritirò a vita privata; quel governo “monocolore” (composto cioè da soli democristiani) non soddisfava le esigenze italiane della seconda legislatura repubblicana e segnò la fine della sua carriera politica. De Gasperi morì un anno dopo (agosto 1954). Fu quindi un altro democristiano a succedergli, Giuseppe Pella, ma sempre alla guida di un monocolore; questi si trovò ad affrontare la crisi sulla questione di Trieste: la zona B apparteneva sempre alla Jugoslavia, mentre la zona A, appartenente agli Anglo-Americani, doveva essere restituita all’Italia nel 1948, ma così non era avvenuto. Tito minacciò subito ritorsioni nel caso di un eventuale ingresso italiano nella zona A e Pella inviò alcune truppe sulla frontiera di Gorizia.
Alla fine, si raggiunse un accordo, poi ratificato nell’ottobre del 1954: l’Italia avrebbe avuto la restituzione della zona A, ma avrebbe definitivamente rinunciato alla zona B.
Il governo Pella, però, finì con il cadere, in quanto le forze di centro e quelle di sinistra, guidate rispettivamente da Mario Scelba e Amintore Fanfani, vi si opposero con determinazione.
Dopo un vano tentativo di Fanfani di ottenere la fiducia, fu Scelba a formare il nuovo governo, sulla base di un alleanza Tripartita DC, Psdi, Pli, attribuendo la vicepresidenza a Saragat e cercando di riprendere il disegno degasperiano.

Nel dicembre 1954 veniva presentato un piano decennale di sviluppo ed incremento economico, detto “piano Vanoni”, dal nome del ministro democristiano Ezio Vanoni: lo Stato s’impegnava a creare 4 milioni di posti di lavoro. Apparso troppo pretenzioso e vincolante agli occhi dei liberali, il piano, benché approvato dal Parlamento, rimase privo di ogni concreta efficacia.
Successivamente, venne eletto presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, grazie ai voti dei comunisti e dei socialisti.

Durante il nuovo governo guidato da Segni, si ebbe la firma dei trattati di Roma istituiti dalla CEE e dall’EURATOM: era la fine dell’esperienza centrista italiana.
Fu certamente Enrico Mattei la figura più importante del miracolo economico italiano. Riuscì a trovare giacimenti di metano nella Pianura Padana dopo la fine della guerra e decise che l’Italia doveva essere indipendente dai paesi possessori di risorse del sottosuolo, superando così il cartello dei prezzi imposti dalle “Sette sorelle”, le grandi compagnie petrolifere anglo-americane, con la formula del Fifty-Fifty, metà e metà.
Cercò risorse in tutta la penisola, riorganizzò l’Agip, comprò e vendette in Russia, Iran e Algeria. Morì in circostanze misteriose, in un incidente aereo nel 1962.

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