Il movimento artistico Dadaista nacque in Svizzera, a Zurigo nel 1916 precisamente il 5 febbraio con l’apertura di un Cabaret (un caffè letterario) chiamato Voltaire per opera di un gruppo di intellettuali formato da Tristan Tzara, Richard Huelsenbeck, Hans Arp, Marcel Janco e Hans Richter che per sfuggire allo scoppio della prima guerra mondiale si rifugiarono in Svizzera; il movimento esplose contemporaneamente a New York per poi espandersi in tutta l’Europa, in particolare in Francia e in Germania. Le serate organizzate nel cabaret non si differenziarono da quelle organizzate dai futuristi. Il Dadaismo a New York nacque a seguito di un incontro tra Duchamp, Man Ray, Picabia e Stieglitz. Tale movimento coinvolse il teatro, la grafica, le arti visive e la letteratura rifiutando la tradizione e proponendo un’arte nuova, originale; creando manifestazioni, presentandosi come anti-arte. Non abbiamo notizie certe sull’origine della parola Dada, non presenta un significato in particolare, ma indicava il rifiuto verso ogni atteggiamento razionalistico, dando spazio alla casualità; il Dada distrugge tutto per ricostruirlo completamente. Il dadaismo è la negazione dell’arte, dimostra che qualsiasi oggetto costruito dall’uomo può essere un’opera d’arte, si manifesta con un rifiuto della bellezza, degli ideali, del modernismo, presentandosi come rottura di ogni schema tradizionale concentrandosi sulla distruzione di ogni sistema; pone interesse verso l’inconscio e la follia, da importanza al gioco. Un considerevole contributo alla creazione di una nuova estetica viene data dal ready-made che precede la corrente Dada, si tratta di opere realizzate con oggetti comuni, oggetti reali; l’inventore fu Duchamp iniziando con la creazione della ruota di bicicletta nel 1913, per cui veniva considerata opera d’arte qualsiasi cosa, il valore dell’opere non sta nell’estetica, ma nell’idea che essa riesce a proporre. Tra le espressioni del dadaismo troviamo quella di Hannover raffigurata da Kurt Schwitters. Per diffondere il Dada vennero utilizzate le riviste, considerato l’unico mezzo per poter diffondere le proprie idee ed opinioni e spesso considerate come progetti d’artista. il movimento ebbe vita breve scomparve tra il 1922-24 lasciando spazio alla nascita del surrealismo; ma in realtà non scomparve del tutto, ma si modifica in surrealismo.
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