quare deus optimum quemque aut mala valetudine aut luctu aut aliis incommodis afficit? Quia in castris quoque omnia periculosa fortissimis imperantur: dux milites lectissimus mittit qui nocturnis insidis hostes agrediantur aut explorent iter aut presidio potiantur. Di sequuntur in bonis viris eandem rationem, quam (sequuntur) in discipulis suis praeceptores, qui plus laboriis ab iis exigunt in quibus certior spes est. Numquid tu credis invisos esse Lacedaemoniis liberos suos quorum experiuntur indolem publice verberibus caedentes? Ipsi patres illos adhortantur ut ictus flagellorum fortifer perferant. Fortuna igitur nos verberat et lacerat? Patiamur. Non est saevitia, sed certamen: deus enim dure animos magnos temptat, ut fortiores sint.
Versione tradotta
Ma per quale motivo il dio tormenta28 tutte le persone migliori29 con la malattia, il lutto o altri dolori? Perché anche allinterno dellaccampamento le azioni pericolose sono affidate30 ai più valorosi: il comandante invia i soldati più abili31 ad assalire32 i nemici in imboscate notturne o ad esplorare la strada o a scalzare da un luogo un presidio. Nessuno di coloro33 che partecipano alla sortita34 dice: Il comandante si è comportato male con me35, ma: Ha giudicato bene. Allo stesso modo36 si esprimano37 tutti coloro a cui sia imposto di sopportare situazioni che strappano lacrime ai pavidi ed agli ignavi38. Al dio siamo sembrati39 degni40 di sperimentare quanto la natura umana sia in grado di sopportare41. Considera tutti i popoli tra i quali la pace romana non è presente42, i Germani, intendo dire, e tutte quelle popolazioni nomadi che ti si possono far incontro nei pressi del Danubio43: li opprime un perpetuo inverno, un clima rigido44, una terra sterile malamente45 li nutre; si difendono46 dalla pioggia con canne o fronde, camminano cautamente su stagni gelati47, catturano animali selvatici per alimentarsi48. Ti sembrano miseri49?Non è misera nessuna cosa che labitudine abbia condotto a comportamento naturale50; poco a poco, infatti, divengono piacevoli51 quelle abitudini che per necessità presero piede52. Non hanno case non hanno sedi stabili53 se non quelle che la stanchezza offre loro di giorno in giorno54; si nutrono di un cibo umile e che devono procurarsi con le loro mani55, sopportano un clima terribilmente inclemente56, non coprono i loro corpi57: questo che ti pare una disgrazia58 è il sistema di vita di tanti59 popoli.Perché60 ti meravigli, quindi, che gli uomini buoni debbano subire colpi per rafforzarsi?61Non cè62 un albero saldo né forte se non quello contro il quale il vento frequentemente si scatena63: infatti è reso compatto proprio dal continuo assalto64 e infigge con maggiore saldezza65 le sue radici; sono, invece fragili quelli che sono cresciuti in una valle soleggiata. In favore degli stessi uomini buoni66, dunque, affinchè possano essere impavidi67, accade che spesso si trovino in situazioni terribili e con tranquillità sopportino68 quelli che non sono mali se non per chi non li sa sopportare69
- Letteratura Latina
- Libro Nuovo Comprendere e tradurre
- Versioni dai Libri di Esercizi