Don Chisciotte è considerato il capolavoro della letteratura spagnola del Seicento e il primo romanzo moderno. Il protagonista del romanzo è Don Chisciotte, uno squattrinato hidalgo (grado più basso della nobiltà di quel tempo) della povera regione della Mancia. Appassionato lettore di romanzi cavallereschi decide di diventare un cavaliere e di partire in cerca di avventure.
Assunto il nome eroico di Don Chisciotte della Mancia, in sella al suo vecchio cavallo di nome Ronzinante compie la sua prima uscita. L’esito è disastroso, infatti fallisce in tutti i suoi tentativi di affermarsi come eroe. Tornato a casa, i suoi amici cercano di distoglierlo da questa stravagante idea di diventare eroe. Ma Don Chisciotte riparte ben presto in cerca di nuove avventure insieme ad un contadino, Sancho Panza, nominato suo scudiere. La seconda partita è ancor più fallimentare: libera un gruppo di galeotti scambiati per perseguitati e combatte contro i mulini a vento. Alla fine si ritira in penitenza sulla Sierra Morena, da dove i suoi amici, con l’inganno riusciranno a riportarlo a casa.
Nella seconda parte, che narra avvenimenti dei dieci anni posteriori, Don Chisciotte è un personaggio famoso in Spagna. Intanto, baccelliere Sanson Carrasco pensa di poter guarire da questa mania di eroismo Don Chisciotte, sfidandolo a duello. Inaspettatamente, Don Chisciotte vince il duello e si conferma sempre più la sua fissazione. Egli, raggiante più che mai per la vittoria, si dirige alla volta di Barcellona dove viene sfidato nuovamente da un cavaliere. In questo duello, però l’eroe perde e gli viene imposta dal cavaliere, che in realtà è il baccelliere Sanson, di ritornare al suo paese e di abbandonare la cavalleria errante. Tornato a casa pieno di amarezza e malinconia, Don Chisciotte rinnega il suo recente passato cavalleresco.
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