Sollemne est
mihi, domine, omnia de quibus dubito ad te referre. Quis enim potest melius vel cunctationem meam regere vel ignorantiam
instruere? Cognitionibus de Christianis interfui numquam: ideo nescio quid et quatenus aut puniri soleat aut quaeri. Nec
mediocriter haesitavi , sitne aliquod discrimen aetatum, an quamlibet teneri nihil a robustioribus differant; detur
paenitentiae venia, an ei, qui omnino Christianus fuit, desisse non prosit; nomen ipsum, si flagitiis careat, an flagitia
cohaerentia nomini puniantur . Interim, in iis qui ad me tamquam Christiani deferebantur, hunc sum secutus modum. Interrogavi
ipsos an essent Christiani. Confitentes iterum ac tertio interrogavi supplicium minatus: perseverantes duci iussi. Neque enim
dubitabam, qualecumque esset quod faterentur , pertinaciam certe et inflexibilem obstinationem debere puniri. Fuerunt alii
similis amentiae , quos, quia cives Romani erant, adnotavi in urbem remittendos.
Versione tradotta
È mia consuetudine, signore, riferire a te tutte le questioni sulle quali ho dei dubbi. Chi potrebbe infatti
meglio (di te) guidare la mia esitazione o illuminare la (mia) ignoranza? Non ho mai partecipato ad inchieste sui cristiani:
perciò non so che cosa e fino a che punto si sia soliti o punire o indagare. E sono stato non poco in dubbio se si debba fare
qualche differenza di età o se (i bambini), per quanto piccoli, non si debbano distinguere per nulla dagli adulti ; (se) si
debba concedere il perdono al pentimento o se a colui che è stato senza dubbio cristiano non giovi l'aver cessato (di
esserlo); (se) si debbano punire il nome (in se) stesso, se (pure) sia scevro da misfatti, o i misfatti legati a (quel) nome.
Nel frattempo, con quelli che mi venivano consegnati come cristiani, ho seguito questo procedimento. Ho domandato loro se
fossero cristiani. Se confessavano, glielo domandavo una seconda e una terza volta con la minaccia della condanna a morte: se
si ostinavano (invece) ordinavo di condurli (alla morte). Non avevo dubbi infatti che, qualunque cosa fosse quella che
confessavano, si dovessero certamente punire la caparbietà e l'inflessibile ostinazione. Vi furono altri, affetti dalla
stessa follia8, che, dal momento che erano cittadini romani, ho condannato ad essere inviati a Roma.