Cum olim leo, asinus et vulpes societatem facissent ut inter se praedam venationis dividerent, cervum vasti corporis in silva ceperunt et interfacerunt. Cum inter s de praedae divisione disputarent, leo sociis suis imperavit ut ipsi partem facerent.
<>. Tunc asinus primus partes pares fecit et eandem praedae portionem sibi et duobus sociis constituit. At leo indignatus:<>. Haec dixit et stultum asinum devoravit. Miseram asini necem vidit vulpes et, ut eandem mortem sibi vitaret, paene totam praedam leoni reliquit. Subrisit leo, magnam sociae prudentiam laudavit et quaesivit cur tam callide praedam divisisset. <>.
Versione tradotta
Una volta avendo un leone, un asino e una volpe fatto una società per dividersi tra loro il bottino, presero un cervo dal vasto corpo nel bosco e lo uccisero. Litigando tra di loro sulla divisione della preda, il leone comandò ai suoi compagni che a lui stesso facessero la parte. A me, disse, darete una parte, a voi resteranno le altre, poiché avete cacciato con me e avete preso con me la stessa preda. Allora l'asino per primo fece parti eguali e decise la stessa parte per lui e i due compagni. Ma il leone indignato disse: tu forse mi attribuisci una piccola parte? Disse queste cose e divorò lo stupido asino. La volpe vide la fine del povero asino e, per evitare la stessa morte, lasciò tutto il bottino al leone. Sorrise il leone, lodò la grande prudenza del compagno e chiese perché furbamente avesse diviso la presa: disse ho appreso dalla stessa fine dell'asino: infatti gli inferiori devono cedere ai più potenti.
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