Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla congiunzione ebbene – spesso utilizzata in combinazione con sì e no – e da dove deriva.
Ebbene: analisi grammaticale e significato
Il termine ebbene costituisce una congiunzione composta (da e + bene) e può essere classificato come “parte invariabile del discorso”, finalizzata a collegare tra loro due elementi all’interno di una proposizione, oppure due o più proposizioni all’interno di uno stesso periodo.
Più nello specifico, ebbene è generalmente utilizzato per introdurre una deduzione o una conclusione che segue quanto si è detto in precedenza (es: “Non hai voluto seguire i miei consigli; ebbene, questo è il risultato”; “Volevate il confronto, e. lo avrete”), ma può essere usato anche per esprimere una concessione (es: “Ebbene, faccia come vuole”); in forma interrogativa, qualora si desideri sollecitare una risposta (es: “Ebbene, com’ è andata?”; “E., cosa, cosa farai?”) e in forma affermativa (es: “Ebbene sì, partirò!”; “E., ho deciso!”) per comunicare con particolare enfasi una decisione o un’ opinione.
Sinonimo di ebbene
Sinonimi di ebbene possono essere considerati: dunque, orbene, di conseguenza, ed ecco, sicché, ergo, pertanto, allora, quindi (con valore conclusivo) e allora, quindi, dunque (con valore sollecitatorio).
Ebbene in inglese si traduce, invece, con la parola well.
Frasi con ebbene, esempi
Ecco alcune frasi nelle quali si può evincere il significato di ebbene:
- Ebbene, da quanto mi è stato detto.
- Ebbene, anche qui ho visto il diario.
- Ebbene, quella notte avrei ascoltato.
- Ebbene, questo è ancora più grosso.
- Ebbene, mi inchino ai suoi decreti.
- Ebbene, Mithra da lì arriva a Roma.
- Ebbene, non glielo facciamo noi?
- Ebbene, è esattamente il contrario.
- Ebbene, forse è ovvio, ma forse no.
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