Quando si carica un conduttore si mettono in moto delle cariche le quali si vanno a disporre sulla superficie del conduttore, quando questo processo termina il conduttore è in equilibrio elettrostatico.
Se abbiamo due conduttori carichi man mano che essi si avvicinano si avrà prima un fenomeno di induzione tale che le cariche opposte si attrarranno e poi quando sarà realizzato il contatto le cariche fluiranno sino al raggiungimento di un nuovo equilibrio elettrostatico. Le cariche si disporranno sui due conduttori in modo che il potenziale risulti uguale in modo da garantire che non ci sia moto di cariche e quindi che il nuovo sistema sia in equilibrio. Per realizzare ciò è necessario che la carica sul primo conduttore sia Q1=C1V e sul secondo Q2=C2V e nel caso i due conduttori siano sferici la capacità è proporzionale ai raggi per cui il rapporto fra le cariche sarà proporzionale al rapporto dei raggi. Naturalmente diverso è il discorso per le densità di carica che essendo il rapporto tra carica e superficie saranno inversamente proporzionali ai raggi al quadrato e quindi la densità sarà più grande quando il raggio è più piccolo (potere disperdente delle punte).
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