Ercole al bivio - Studentville

Ercole al bivio

Duae pulchrae mulieres in bivio Herculi adulescenti obviam eunt. Altera, pulchris ornamentis onusta, blanda voce dicit: «Ego Voluptas appellor et hominibus expedïtum iter praebeo. Si via mea ibis, animum tuum magnis gaudiis delectationibusque explebis». Altera mulier, sordida veste induta Herculi dicit: «Ego Virtus appellor. Noli Voluptatis illecebras audire, sed viam meam elige! Per iter longum et asperum te ducam, ad altos montes ascendes, rapida flumina transibis, multa pericula suscipies, sed tandem ad gloriam aeternam pervenies. Nam voluptates caducae sunt, virtutis laus, autem, in aeternum vivet et ego tibi gloriam aeternam promitto». Hercules his verbis credit et sine mora Virtutis viam eligit.

Versione tradotta

Due belle donne vanno incontro al giovane Ercole a un bivio. Una, carica di begli ornamenti, con voce dolce dice: «Io sono chiamata Voluttà e agli uomini offro un cammino agevole. Se andrai per la mia strada, riempirai il tuo animo di grandi gioie e divertimenti». L'altra donna, vestita di una brutta veste, dice a Ercole: «Io sono chiamata Virtù. Non voler ascoltare le lusinghe di Voluttà, ma scegli la mia via! Ti condurrò attraverso una strada lunga e aspra, salirai verso alti mondi, attraverserai rapidi fiumi, affronterai molti pericoli, ma alla fine giungerai alla gloria eterna. Infatti i piaceri sono caduchi, la lode della virtù, invece, vive in eterno e io ti prometto gloria eterna». Ercole crede a queste parole e senza indugio sceglie la via della Virtù.

  • Letteratura Latina
  • Maiorum Lingua A
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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