Tria singularis virtutis exempla oportet recordari: primum Cincinnati, secundum Horatii Coclitis, tertium Mucii Scaevolae. L. Q. Cincinnatus, dictator creatus, agrum quem arabat reliquit ut Aequos vinceret liberaretque exercitum L. Minucii consulis. Quo bello confecto triumphum recusavit atque in agrum suum rediit. Horatius Cocles solus pontem Sulpicium defendit, quem Romani rescindebant ut exercitum Porsennae Tiberim transire prohiberent. Ponte praecipitante in flumen ruit et armatus ad suos transnavit. Mucius Scaevola in castra Etruscorum penetravit ut Porsennam interficeret, sed pro rege scriba vulnerato, dextram manum, quae peccaverat, accenso foculo iniecit.
Versione tradotta
Tre esempi di singolare virtù bisogna ricordare: prima quella di Cincinnato, seconda quella di Orazio Coclide, terza quella di Muzio Scevola. L. Q. Cincinnato, nominato dittatore, lasciò il campo che arava per sconfiggere gli Equi e liberare l'esercito del console L. Minucio. Compiuta questa guerra rifiutò il trionfo e tornò al suo campo. Orazio Coclide da solo difese il ponte Sulpicio, che i Romani rompevano per impedire all'esercito di Porsenna di attraversare il Tevere. Mentre il ponte crollava cadde nel fiume e armato nuotò verso i suoi compagni. Muzio Scevola penetrò nell'accampamento degli Etruschi per uccidere Porsenna, ma ferito lo scriba al posto del re, la mano destra, che aveva sbagliato, mise nel fuoco acceso.
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