servus deserit dominum superbum et in fuga incurrit in poetam Aesopum notum propter vicinam. “meas querellas – inquit – audi! Mittor ad agros sine cibariis ac semper esurio. Torqueor saepe domini insolentia: cum cenat in villa servio magna cum diligentia, cum autem invitatur ab amicis, eum diu expecto.
Versione tradotta
Il servo lasciò il padrone superbo e si scontrò nella fuga contro il poeta Esopo noto per la vicina: ascolta, disse, le mie lamentele. Sono mandato sempre nei campi senza cibo e ho sempre fame. Sono maltrattato spesso dall'insolenza del padrone: quando cena in casa lo servo sempre con grande diligenza, quando è invitato dagli amici, lo aspetto a lungo.
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