I “Giocatori di carte” è un tema, di ispirazione caravaggesca per lo sfondo e l’utilizzo della luce, che Cezanne tratta negli anni novanta del XIX secolo, a più riprese. Non rappresenta solo un’impressione, ma rappresenta un’immagine destinata a restare nella mente. Caratteristica saliente dell’opera è la raffigurazione a specchio di due uomini, separati da una bottiglia, asse centrale della composizione ed elemento di riflessione della luce, entrambi seduti ed intenti ad osservare le carte con sguardo intenso e concentrato. Ovviamente gli uomini presentano delle differenze tra loro: i capi d’abbigliamento, il cappello, la presenza della pipa nella bocca dell’uomo a sinistra, e l’età, infatti l’uomo a destra risulta più giovane di quello a sinistra.
Sullo sfondo è evidente la presenza di una parete, arricchita di legno scuro e di uno specchio che impedisce all’osservatore di percepire bene la dimensione dello spazio circostante.
Particolari sono anche le pennellate, le quali a volte appaiono sintetiche e si compongono a tasselli.
L’opera è stata venduta lo scorso anno, ma la notizia è stata resa nota solo di recente. Il prezzo pagato per l’acquisto dell’ultima versione dell’opera, l’unica disponibile sul mercato, risulta di 250 milioni di dollari. In altre parole, attualmente, Cezanne risulta l’artista più pagato al mondo.
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