L’Europa Unita
Alcuni uomini politici, come Jean Monnet e Robert Schuman, il tedesco Konrad Adenauer e l’italiano Alcide De Gasperi, individuarono nella costruzione di un mercato unico europeo la strada giusta per unificare il continente. Furono loro a porre la prima pietra dell’Europa unita, il Trattato di Parigi del 1951 che istituiva la CECA ( Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) Essa aveva lo scopo di favorire la produzione europea di carbone e d’acciaio. Aderirono: Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Italia e Germania federale. Nel 1957 questi sei Stati firmarono il Trattato di Roma, che istituì la Comunità Economica Europea, la CEE, così da permettere la libera circolazione delle merci. Negli anni Settanta si decise che si dovevano eleggere a suffragio diretto e universale il Parlamento Europeo, e nel 1979 tutti vennero chiamati alle urne per eleggere i loro rappresentanti.
Cittadini europei
Nel 1973 si aggiunsero altri paesi: Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca, che formarono l’Europa dei Nove. Negli anni successivi anche la Grecia, la Spagna e il Portogallo entrarono a far parte della CEE, e diventarono l’Europa dei dodici. Nel 1990 con l’unificazione della Germania, entrò a farne parte anche quella dell’Est. Nel 1995 vi presero parte anche l’Austria, Finlandia e Svezia. Nel 2004 entrarono la Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Cipro, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia, e Slovacchia, e nel 2007 si aggiunsero la Romania e Bulgaria e nel 2013 la Croazia, diventando l’Europa dei ventotto.
Nel 1 febbraio del 1992, venne firmato il Trattato di Maastricht, entrato in vigore nel 1993, che ha istituito l’Unione Europea, che ha portato delle novità, ovvero, che tutti sono cittadini europei, che la politica estera è di competenza dell’Unione Europea e ha fissato l’euro come moneta unica.
I vantaggi dell’Unione Europea
I vantaggi sono significativi:
- abolizione del controllo delle merci alle frontiere
- libertà di movimento delle persone
- collaborazione fra i vari stati europei
- libertà di risiedere in qualunque stato
- riconoscimento delle professioni
- maggiore concorrenze nelle imprese
- prospettive di sviluppo dell’economia
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