Mentre si attende per la sentenza di Marco Cappato, prevista oggi, capiamo insieme cosa significa eutanasia…
L’eutanasia è uno degli argomenti più discussi oggigiorno, e non è raro assistere in tv a dibattiti riguardanti quest’argomento. Ci si chiede se sia giusta o no, se è bene tenere in vita persone inguaribili. Naturalmente è difficile rispondere a queste domande, perché c’è di mezzo la vita di persone malate e non tutti possono essere della stessa opinione. La risposta dunque è soggettiva. La morale cattolica non accetta l’eutanasia, in quanto essa intende la vita come sacra e di conseguenza anche il corpo. La vita è sacra perché depositaria della volontà divina, quindi accettando l’eutanasia, sarebbe come venir meno ai piani di Dio. Un medico può soltanto intervenire per ristabilire l’ordine naturale dettato da Dio, quindi può solo operare per salvare la vita delle persone e non per modificare tale ordine. Altre persone invece la pensano diversamente, accettano l’eutanasia, in quanto, non riconoscono la sacralità della vita. Tali persone credono che non abbia senso la vita di questi malati, perché essa è solo sinonimo di sofferenza. Comunque è difficile esprimere un proprio parere riguardo l’argomento perché se si è fuori da tale problema, non si può comprendere la sofferenza del malato e della famiglia. È successo in America che una giovane donna in seguito ad un incidente, sia entrata in come. Il coma, come tutti sappiamo, può durare giorni o mesi, o persino anni o tutta la vita. Questa donna è stata in coma per molti anni, al punto che il marito, contro la volontà della famiglia della giovane, ha fatto causa al tribunale, chiedendo di staccare la spina. Sebbene in America l’eutanasia non sia consentita, quest’uomo ha vinto la causa e la donna è stata uccisa. Questo episodio in America ha provocato scalpore e proteste per una sentenza contro legge emessa dal tribunale. Vorrei citare la storia di un’altra donna italiana rimasta paralizzata. In seguito all’incidente, questa donna era in grado di muovere solo gli occhi, ma la voglia di vivere è prevalsa sulla sua sofferenza, tanto che questa donna ha anche scritto un libro e fatto un viaggio in barca a vela. Diversa invece, è stata la reazione di un uomo, che in vita da soldato aveva fatto tante missioni, e in seguito ad un incidente è rimasto cosciente ma in grado di muovere la sola testa. Ventotto anni dopo l’uomo voleva staccare la spina ma ciò non era consentito dalla legge. Fu costretto a suicidarsi clandestinamente bevendo un bicchiere pieno di veleno dopo aver spiegato davanti ad una telecamera che gli ultimi anni passati sul proprio letto erano stati un inferno e che la morte per lui sarebbe stata una liberazione. Quindi per concludere è difficile giudicare l’eutanasia come giusta o no, perché i due punti di vista diversi tra loro sono entrambi giusti.
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