Ab antiquis Romanis multa funesta prodigia videbantur; saepe mira portenta Italiae incolas terrebant et multa prodigia quae victorias aut adversam fortunam nuntiabant. Sub Appennino in villa Liviae, matronae Caesaris familiae, magno sono terra tota intremuit. Aedificia pulchrorum hortorum Caesaris de caelo tangebantur; postea insidiis Germanorum Romani cunctique socii circumveniebantur et graviter vincebantur. In Germania in castris Drusi examen apium in tabernaculo Hostilii Rufi, praefecti castrorum, consedit; postea Romanorum copiae per ingratas insidias subigebantur.
Versione tradotta
Molti prodigi funesti venivano visti dagli antichi Romani; spesso mirabili portenti, molti prodigi che annunciavano vittorie oppure un destino avverso spaventavano gli abitanti d'Italia. Presso l'Appennino nella villa di Livia, matrona della famiglia di Cesare, tutta la terrà tremò con un grande boato. Gli edifici dei bei giardini di Cesare erano colpiti da un fulmine; dopo i Romani e tutti gli alleati erano circondati dagli agguati dei Germani e erano sconfitti gravemente. In Germania nell'accampamento di Druso uno sciame di api si fermò nella tenda di Ostilio Rufo, generale dell'accampamento; in seguito le milizie dei Romani erano sconfitte con spiacevoli imboscate.
- Letteratura Latina
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