Itaque Cyrus traiectis copiis, cum aliquantisper in Scythiam processisset, castra metatus est. Dein postero die simulato metu, quasi refugiens castra deseruisset, ita vini adfatim et ea, quae epulis erant necessaria, reliquit. Quod cum nuntiatum reginae esset, adulescentulum filium ad insequendum eum cum tertia parte copiarum mittit. Cum ventum ad castra Cyri esset, ignarus rei militaris adulescens, veluti ad epulas, non ad proelium venisset, omissis hostibus insuetos barbaros vino se onerare patitur, priusque Scythae ebrietate quam bello vincuntur. Nam cognitis his Cyrus reversus per noctem saucios opprimit omnesque Scythas cum reginae filio interfecit.
Versione tradotta
Così Ciro, trasportate le milizie, essendo avanzato un po' nella Scizia, pose l'accampamento. Poi il giorno dopo, simulando timore, come se fuggendo avesse lasciato l'accampamento, lasciò un'abbondante quantità di vino che era necessaria per il banchetto. Quando ciò fu annunciato alla regina, ella mandò il giovane figlio ad inseguirlo, con un terzo dell'esercito. Essendo giunto all'accampamento di Ciro, il giovane, non esperto dell'arte militare, come se fosse giunto ad un banchetto e non ad una battaglia, abbandonati i nemici, permise ai barbari, non abituati, di riempirsi di vino, e gli Sciti furono sconfitti più per l'ubriachezza che con la guerra. Infatti, sapute queste cose, Ciro, tornato nella notte, assalì gli ubriachi, e uccise tutti gli Sciti con il figlio della regina.
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