Traccia:
Scrivi una favola che abbia per protagonisti un coniglio e una lucertola. Inserisci dei dialoghi e inventa una morale.
Svolgimento:
Un giorno un coniglio si era stancato di fare l’animale buono e decise di darsi alla caccia: "il primo animale che mi capita sotto mano lo prendo". Una povera lucertola passava di là, perché era stata catturata da un raggio di sole. Il coniglio la vide e decise che quella sarebbe diventata la sua preda e con un balzo la catturò. Orgoglioso della sua conquista decise di metterla nella sua gabbia, prima di mangiarla. Ma passavano i giorni e in realtà il coniglio non sembrava molto deciso sulla sua preda. Un bel giorno la lucertola si permise di chiedergli: "che cosa vuoi da me? Guarda la mia pelle squamosa e verde, che senza sole si sta scolorendo. Non sono che una vecchia lucertola con il colorito spento e una mezza coda. Rendimi di nuovo libera e in cambio ti dirò tre verità, che ti saranno molto utili per la tua giovane vita. Ti dirò la prima mentre sarò nella tua zampa; la seconda quando sarò al sicuro sull’alta pietra e la terza dopo che avrò raggiunto la mia grotta che vedi là in fondo". Il coniglio decise di rifletterci bene, e in fin dei conti si era stancato di tenere prigioniera una vecchia lucertola, che non si sarebbe mai mangiato. "accetto la proposta" disse il coniglio, prendendo la lucertola "dimmi la prima verità". E di risposta ebbe: "Non rimpiangere mai la perdita di una cosa anche se fosse preziosa come la vita". Curioso di saperne di più il coniglio aprì la zampa e liberò la lucertola, che andò a rifugiarsi sull’alta pietra, rivelando la seconda verità: "se qualcuno ti racconta una cosa incredibile, non prestargli fede prima di aver controllato che sia vera". La lucertola abbandonò la pietra e raggiunse la sua grotta. "stupido coniglio" riprese "sappi che io porto su di me due enormi gioielli e ciascuno pesa cento grammi. Ora sarebbero tuoi se invece di rimettermi in libertà mi avessi ucciso". Meravigliato da questa rivelazione il coniglio rimase un attimo in silenzio prima di dire qualcosa: "rivelami almeno la terza verità ora". "Non hai un minimo di intelligenza!" disse la lucertola "hai già dimenticato quello che ti ho appena detto. A che pro rivelarti la terza verità dal momento che non hai ascoltato le prime due? Ti ho detto di non rimpiangere mai ciò che è perduto e di non prestare fede a ciò che è perduto e di non prestare fede a ciò che sembra incredibile. Ed ecco che subito tu sei afflitto per una cosa perduta e credi alla più grande delle sciocchezze. Il mio peso non supera i venti grammi: come potrei portare su di me gioielli che pesano duecento grammi? Sei davvero uno sciocco". La fragile lucertola entrò nella sua grotta e scomparve lasciando l’ingenuo coniglio a meditare sulle sue parole.
- Scuole Medie
- Temi e Saggi