Favola su un animale ghiotto e uno goffo - Studentville

Favola su un animale ghiotto e uno goffo

Tema svolto come favola su un animale ghiotto e uno goffo per la prima media.

Traccia:

Inventa una favola che abbia per protagonisti un animale ghiotto e uno goffo. Ambientala in una fattoria e inserisci una morale.

Svolgimento:

Una signora anziana aveva nella sua fattoria vari animali: cavalli, mucche, galline, lepri, cani e gatti. Tra questi ve ne erano due che erano un po’ particolari, uno era Pepito, il cane ghiotto, sembrava un’aspirapolvere, mangiava l’impossibile, dalla carne al pesce, agli avanzi di tutti gli animali. L’altro animale era Giuffy, un gatto, non molto sveglio, goffo sempre nei movimenti, dove passava lui cadeva sempre tutto, veniva preso in giro da tutti gli altri animali per questa sua caratteristica. Giuffy e Pepito non si tolleravano molto, o meglio era Pepito a prenderlo sempre in giro e spesso se ne approfittava e andava a mangiare dalla sua ciotola. Un giorno la signora anziana aveva preparato la cena perché aveva degli ospiti: pasta alla carbonara, timballo di carne e infine il dolce al cioccolato. Pepito sentì l’odore delle varie pietanze e guardando la preparazione pensò tra sé e sé: "devo trovare il modo di mangiarle tutte". La signora anziana uscì dalla stanza per prendere una cosa in camera da letto, e quatto quatto Pepito si infilò in cucina e cominciò a mangiare i piatti cucinati. Nello stesso momento si stava avvicinando Giuffy, che voleva mangiare i suoi croccantini, ma per andare alla finestra, doveva per forza passare dalla tavola. Cercò di fare un balzo, ma come arrivò sulla tavola, fece cadere il dolce a terra, facendo un gran baccano. "Cosa hai fatto?" disse Pepito "ora la signora anziana scoprirà che sono stato io a mangiare tutto". Infatti la signora anziana udendo tutti quei rumori, si precipitò in cucina. Pepito scappò via dalla porticina, e Giuffy preso dal panico, non sapeva cosa fare, più si muoveva più faceva rumore. Arrivando la signora dentro la cucina, vide tutto il cibo appena preparato, a terra, con Giuffy in mezzo: "Cattivo animale che non sei altro! Ma come ti permetti a fare tutto questo? Ora te lo do di santa ragione!". Prese il battipanni e inseguì Giuffy, che cercò riparo nella stalla dei cavalli. "Prima o poi ti prendo" urlava la signora. Intanto Pepito e gli altri animali se la ridevano, soprattutto il cane pensava di essersela cavata. Nel pomeriggio Pepito si mise a dormire nelle stalle, ma ad un certo punto iniziò a sentirsi male, vomitando tutto quel cibo che aveva mangiato, e non si reggeva in piedi. Giuffy passò di là e vide che lui stava male. "Ti prego aiutami, sto malissimo" diceva Pepito. Giuffy rispose: "per come ti sei comportato  non dovrei aiutarti, ma siccome ho il cuore buono, ora vado a chiamare la signora anziana". Rischiando di prenderle di nuovo, Giuffy si diresse verso la casa e chiamò la signora anziana. Lei capì che c’era qualcosa che non andava e lo seguì. Vide nella stalla, quasi morente, Pepito, con tutto il cibo accanto a lui: "Allora sei stato tu a mangiare tutto? Hai voluto fregare Giuffy, bravo! Ora ti porto dal veterinario, che la tua lezione di vita l’hai avuta!". Morale della favola: la verità viene sempre a galla!

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