FOCILIDE: VITA E FRAMMENTI. Gli antichi attribuirono a Focilide una discreta importanza per la sua brevità nell’esprimersi e il contenuto morale dei suoi versi. Tuttavia, le notizie giuteci su di lui sono abbastanza scarse. Il lessico Suda fa risalire la sua maturità artistica intorno alla cinquantottesima Olipiade (544-541 a.C.), considerandolo contemporaneo di Teognide. Non possiamo però essere certi dell’autenticità di questa informazione, in quanto gli antichi tendevano a raggruppare i poeti affini per contenuto nella stessa epoca. Le notizie tratte dall’opera di Focilide ci fanno pensare ad una datazione più alta, forse intorno alla prima metà del VI secolo. Il poeta infatti cita la distruzione di Ninive, avvenuta nel 612 a.C. per mano del re dei Medi Ciasarre e il suo tono moraleggiante lo avvicina molto al modello esiodeo. Molto notevoli sono le somiglianze con la poesia di Teognide, sia per i contenuti, per per il pubblico, quello dei simposi.
FOCILIDE: L’OPERA E I FRAMMENTI RIMASTI. Dell’opera di Focilide ci rimangono 16 frammenti in distici elegiaci, per un totale di 34 versi. Anche egli, come Teognide, pose un sigillo (sphragis) di autenticità all’inizio delle sue composizioni: “anche questo è di Focilide: una città in cima a un picco, governata con ordine, anche se piccola, è più forte della folle Ninive” (fr. 8 West). Dopo questo incipit, il poeta esprime l’ottica morale di ogni forma di eccesso e indisciplina.
- Nel frammento 13 W. il poeta descrive il clima del simposio, l’ambiente aristocratico e maschile, in cui si beveva, si giocava e si scherzava, ma si conversava anche in modo molto piacevole: “è bello, nel simposio, mentre le coppe girano, star seduti a bere vino, conversando piacevolmente”.
Tra le tante tematiche affrontate da Focilide ma anche nei simposi vi è quella della misoginia, che ricorda i giambi di Semonide di Amorgo. Nel frammento 14 W. Focilide si rivolge ad un uomo ed elenca 4 tipi di donna associate a 4 animali: cagna, cavalla, scrofa e ape, l’unica degna di essere sposata in quanto laboriosa e seria.
- Letteratura Greca