Fratelli di Giuseppe Ungaretti
1916
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
Dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
Parafrasi Fratelli di Ungaretti
Fratelli, di quale reggimento fate parte? La parola pronunciata, fratelli, trema durante la notte, come una foglia appena nata. Nell’atmosfera della notte, lacerata da esplosioni e lamenti, c’è un’involontaria protesta dell’uomo, consapevole della propria fragilità.
Fratelli: Commento
In Fratelli di Ungaretti Due gruppi di soldati si incontrano nella notte e si chiedono: “Di che reggimento siete fratelli?” Alla domanda non c’è risposta. Il poeta sposta la sua attenzione dai commilitoni alla parola che quell’incontro gli ha suggerito. In ciascuna delle strofe seguenti Ungaretti offre una definizione del dato iniziale.
La parola “Fratelli” finale è contemporaneamente una strofa e un verso e, a differenza del primo “fratelli” che era solo un saluto, ora la parola racchiude in sé i concetti di cui si è via via caricata nel corso del componimento.
Il verso “Parola tremante nella notte” si collega all’immagine della “foglia appena nata” che è debole, indifesa come la parola fratelli.
L’uomo si ribella alla guerra e consapevole della propria debolezza si sforza di affrontarla con la ricerca di una difficile fratellanza.
Fratelli, come altre poesie scritte in trincea da Ungaretti, viene ispirata dalla guerra del Carso.
Figure retoriche in Fratelli di Ungaretti
Nella poesia Fratelli di Ungaretti ci sono assonanze tra le parole:
Fratelli (iniziale), foglia, fragilità, fratelli (finale), ma soprattutto fra:
Fratelli / Fragilità
Vuol dire che la fratellanza tra gli uomini è difficile e precaria ma è l’unica speranza per creare un mondo migliore. Questa speranza la troviamo nella foglia appena nata che, anche se fragile, ha la possibilità di crescere e di opporsi alle avversità.
Ai vv. 1-2 c’è un iperbato: “Di che reggimento siete/fratelli?
Al v. 6 “aria spasimante” è una metafora.
- Letteratura Italiana
- Giuseppe Ungaretti
- Letteratura Italiana - 900