GABRIELE D’ANNUNZIO: BIOGRAFIA E CURIOSITÀ
Amando definire «inimitabile» la sua vita, Gabriele D’Annunzio costruisce intorno a sé il mito di una vita come un’opera d’arte. Siete pronti ad immergervi nel suo mondo? Qui potrete leggere la sua biografia e le gesta del grande scrittore, la sua poetica e il pensiero, nonché i riassunti e le analisi delle opere di Gabriele D’Annunzio.
Gabriele D’Annunzio: scheda biografica
Nome: Gabriele D’Annunzio (all’anagrafe “d’Annunzio”)
Attività: scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota
Nascita: 12 marzo 1863, Pescara
Morte: 1º marzo 1938, Gardone Riviera
Istruzione: Diploma di maturità classica, Laurea in Lettere honoris causa
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Biografia di Gabriele D’Annunzio
Gabriele D’Annunzio nacque a Pescara il 12 marzo 1863; compì gli studi a Firenze, pubblicando giovanissimo dei versi (Primo vere) di modello carducciano, ma già venati di moderna sensibilità. Altri versi (Canto novo; Poema Paradisiaco; Isotteo e la Chimera; Elegie romane) gli diedero presto notevolissimo successo, soprattutto negli ambienti dell’aristocrazia e dell’alta borghesia. Il poeta seppe creare una immagine di sé, quella della “vita inimitabile”, tra lussi, eventi sensazionali, amori turbinosi: celebre quello per la grande attrice Eleonora Duse.
La vita splendida condusse il poeta a difficoltà per debiti. Passò in Francia, componendo opere in francese (Le martyre de Saint Sébastien). Allo scoppio della I guerra mondiale, tornò in Italia, assumendo la guida morale del movimento interventista.
Entrata l’Italia in guerra, D’Annunzio vi partecipò trai primi aviatori, compiendo notevoli imprese: volo su Trieste, volo su Vienna, rimanendo ferito ad un occhio.
Nel confuso dopoguerra, il poeta occupò la contesa città di Fiume, dando vita per oltre un anno alla “Reggenza del Carnaro”, finché le truppe italiane, a seguito del trattato di Rapallo con la Iugoslavia, lo costrinsero a lasciare la città. Si ritirò poi sul Lago di Garda, vivendo in solitudine; morì in tarda età.
La concezione del D’Annunzio si ispira alla filosofia superomistica di Nietzsche ed al vitalismo, cercando la realizzazione umana attraverso l’azione, la gloria e il piacere. La sensualità dannunziana si accende con gli amori e la vita attiva.
La poetica di Gabriele D’Annunzio
D’Annunzio viene considerato uno dei massimi esponenti dell’estetismo e del decadentismo: è convinto , infatti, che i sensi siano l’unico mezzo per accostarsi alla realtà, ma anche che solo l’arte può dare forma a un mondo di raffinata bellezza, lontano dalla vita banale di tutti i giorni, un mondo ideale contrapposto alla volgarità della vita materiale.
Forte delle sue esperienze e del suo contributo storicocostruisce un sistema ideologico e filosofico in cui inserire la propria personale concezione esistenziale e il proprio innato sensualismo. Attraverso le deformazioni dell’esaltazione wagneriana, lo scrittore si accosta così al mito nietzschiano del super uomo, ma come sempre trasceglie, non senza fra intendimenti e deformazioni, solo alcun aspetti del pensiero di Nietzsche, ossia quelli che meglio si adattano alla sua personalità e alle esigenze della sua arte.
Gabriele D’Annunzio: opere e risorse per lo studio
Qui troverete tutti gli appunti su Gabriele D’Annunzio e il materiale utile per la comprensione e l’approfondimento del suo pensiero poetico e delle opere più importanti:
- Gabriele D’Annunzio: vita e opere per le Scuole Medie
- Opere, versi e tematiche di Gabriele D’Annunzio
- Gabriele D’Annunzio: pensiero e scritti
- Biografia e produzione poetica di Gabriele D’Annunzio
- D’Annunzio: vita, poesie, romanzi e opere teatrali
- Il Super Uomo di D’Annunzio
- Gabriele d’Annunzio: risorse per lo studio e la comprensione
- Pascoli e D’Annunzio: il fanciullino e il superuomo
- Pascoli e D’Annunzio: due miti diversi con le radici nello stesso terreno
- Gabriele D’Annunzio, Meriggio: analisi del testo
- Gabriele D’Annunzio, La sera fiesolana
- Gabriele D’Annunzio, Consolazione
- D’Annunzio, La pioggia nel pineto. Analisi del testo
- Analisi del testo: Gabriele D’Annunzio, Il programma politico del superuomo (da Le vergini delle rocce)
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