MERIGGIO DI GABRIELE D’ANNUNZIO
Meriggio è una delle poesie esemplari del panismo dannunziano, la tendenza a confondersi e mescolarsi con la natura e i suoi elementi: cielo, terra, mare fiumi. Questa tendenza è un tema ricorrente nelle liriche di Alcyone e trova la sua massima espressione in Meriggio. La poesia è composta da quattro strofe uguali, ciascuna costituita da ventisette versi di varia natura. La chiusa è formata da un solo verso, che fa da suggello alla trasumanazione del poeta.
La prima parte (le prime due strofe) ha un carattere descrittivo, in cui il poeta canta il paesaggio che si ammira lungo la foce dell’Arno, immerso nella calura, nel torpore e nel silenzio del meriggio estivo. Il mare ha il colore verde biancastro degli oggetti di bronzo dissepolti dalle tombe sotterranee, l’aria è immobile, la spiaggia deserta, sul mare ci sono le vele ferme. Si vedono Capo Corvo, l’isola del Faro, la Capraia e la Gorgona. Dominano il paesaggio le Alpi Apuane che si levano al cielo quasi spinte dal loro orgoglio. Per saperne di più scarica il file.
Leggi anche:
- Decadentismo: tutte le risorse
- Analisi del testo: Gabriele D’Annunzio, Il programma politico del superuomo (da Le vergini delle rocce)
- La Sera Fiesolana di D’Annunzio
- D’Annunzio, La pioggia nel pineto. Analisi del testo.
- Gabriele D’Annunzio, Consolazione
- Pascoli e D’Annunzio: il fanciullino e il superuomo
- Pascoli e D’Annunzio: due miti diversi con le radici nello stesso terreno
- Gabriele d’Annunzio: biografia, opere e riassunti dei libri
PRIMA PROVA MATURITÀ 2019: TRACCE E SVOLGIMENTI
Esame di Maturità 2019 ecco le nostre risorse:
- 800
- Gabriele D'Annunzio
- Letteratura Italiana - 800