In quest'opera la storia si svolge in un piccolo paese sull'Aspromonte. Il protagonista della vicenda è Antonello che, fin da bambino, vive a fianco del padre, un povero pastore. Vista la miseria in cui si trova la Calabria (primi del Novecento), si diffonde il brigantaggio e così anche Antonello finisce col diventare brigante.
Da questa realtà hanno origine anche altre vicende tra le quali, in particolare, l'emigrante che conserva il rubino intuendo, senza saperlo, di avere un tesoro tra le mani; viene così mostrato il valore che gli uomini sono soliti attribuire agli oggetti. Il libro mi è piaciuto molto, è un libro interessante e che fa riflettere perché mette a confronto due modi di vivere, quello di allora rispetto ad oggi.
Questo romanzo presenta la triste realtà della Calabria agli inizi del 1900. Sicuramente il racconto più efficace è "Gente in Aspromonte", che dà il titolo al libro in cui viene descritta la povertà di un contadino che perde la mandria che ha in custodia da pascolare. Il padrone non capisce la difficile situazione economica del pastore e, invece di aiutarlo, lo rimprovera lasciandolo senza lavoro. Il figlio del contadino, per riuscire a sopravvivere, entra a far parte di una banda di briganti. Il racconto rileva l'ingenuità di un ragazzo che, non riuscendo a trovare nessuna forma di reddito, compie atti contro la legge senza pensare ai pericoli in cui poteva incorrere.
L'autore rileva anche la crudeltà dei ricchi sui poveri; infatti, i benestanti non avevano pietà verso i contadini, ma pensavano solo ai propri interessi; si nota anche la diversità della vita, infatti, i pastori vivevano in baracche, mentre i ricchi in grandi palazzi.
Alcuni personaggi del racconto, a causa della loro superstizione, perdevano occasioni per diventare ricchi; come un emigrante che trova per caso un rubino di un valore inestimabile ma, credendolo un portafortuna, lo regala al figlio dopo averlo conservato gelosamente per lungo tempo. Così il povero uomo continua a fare la sua misera vita. Il romanzo fa riflettere tra l'altro sull'importanza dell'istruzione per non cadere vittime d’imbrogli e di superstizioni.
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