Laudantur oratores veteres, Crassi illi et Antonii, quod crimina diluere dilucide, quod copiose reorum causas defendere solerent; nimirum illi non ingenio solum his hodiernis patronis, sed fortuna etiam praestiterunt. Nemo enim tum ita peccabat, ut defensioni locum non relinqueret; nemo ita vivebat, ut nulla eius vitae pars summae turpitudinis esset expers; nemo denique, in manifesto peccato deprehensus, ita impudens erat ut se id fecisse negaret.
Versione tradotta
Gli antichi oratori sono oggetto di elogio, quei celebri Crasso e Antonio, poiché erano soliti confutare chiaramente i capi daccusa e difendere molto eloquentemente le cause degli imputati; essi furono certamente superiori a questi avvocati doggi non solo per intelligenza, ma anche per buona sorte. Nessuno allora commetteva un errore così da lasciare spazio alla difesa; nessuno viveva così che nessuna parte della sua vita fosse immune dalla massima turpitudine.; nessuno, dunque, rimproverato in flagranza di reato, era così sfacciato da negare di averlo commesso.
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