Gli storici romani non sono inferiori ai Greci - Studentville

Gli storici romani non sono inferiori ai Greci

At non historia cesserit Graecis, nec opponere Thucydidi Sallustiuzm verear. Neque

indignetur sibi Herodotus aequari T. Livium, cum in narrando mirae iucunditatis olarìssimique candoris tum in contionibus supra

quam en~rari potest eloquentem; ita quae dicuntur omnia cum rebus tum personis accommodata sunt; afFectus quidem, praecipueque

eos qui sunt dulciores, ut parcissime dicam, nemo historicorum commendavit magis. Ideoque immortalem illam Sailustii

velocitatem diversis virtutibus consecutus est. Nam mihi egregie dixisse videtur Servilius Nonianus, pares eos magis quam

similes; qui et ipse a nobis auditus est, clari vir ingenii et sententiis creber sed minus pressus quam historiae auctoritas

postuiat. Quam paulum aetate praecedens eum Bassus Aufidius egregie, utique in libris belli Germànici, praestitit, genere ipso

probabilis in omnibus sed in quibusdam suis ipse viribus rninor. Superest adhuu et exornat aetatis nostrae gloriam vir

saeculorum memoria dignus, qui olim nominabitur, nunc intelligitur. Habet amatores nec imitatorem, ut cui libertas, quanquam

circumcisis quae dixisset, nocuerit. Sed elatum abunde spiritum et audaces sententias deprehendas etia.m in iis, qtxae man~nt~

Sunt et alii scriptores boni, sed nos genera degustamus non bibliothecas excutimus.

Versione tradotta

Invero gli storici romani non sono inferiori ai Greci. Non esiterò ad opporre Sallustio a Tucidide nè si sdegnerà Erodoto di

essere paragonato. a Tito Uvio, eloquente oltre ogni dire per la mirabile bella e grandissima chiarezza sia nella narrazione

sia nei discorsi: così ciò che si dice è adatto sia alle cose che alle persone; invero nessuno degli storici adattò meglio le

passioni, specie quelle ché, per dirla in breve, sono le più dolci. Perciò (Svio) ottenne con altri pregi la immortale

concisione di Sallustio. Infatti mi sembra che abbia egregiamente detto Servilio Noniano che essi sono pari più che

simili:
e lui, uomo d’ingegno, pieno di sentenze ma meno pieno di quanto chiede la gravità della storia, lo abbiamo sentito

anche noi. Aufidio Basso, che di poco lo precede per età, lodevole per lo stile ma inferiore per vigore, magnificamente, come

nei libri della guerra di Germanico, lo ha superato. Sopravvive ora ed onora la gloria della nostra epoca un uomo degno del

nostro ricordo imperituro, che ora è capito ma un giorno sarà famoso. Giustamente trova degli estimatori la libertà di

Cremuzio, che gli aveva nociuto benché fossero stati tolti quei passi (troppo arditi):
ma lo spirito molto elevato e le

audaci sentenze si debbono captare anche in ciò che resta. Ci sono anche altri buoni storici ma noi gustiamo i generi non

frughiamo le biblioteche.

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