Hunni omnium acerrimi bellatores dicendi sunt, quod procul missilibus telis confligunt et comminus ferro si ne sui respectu pugnant. Ita victu sunt asperi, ut neque igni neque saporatis indigeant cibis, sed radicibus herbarum agrestium, et semicruda cuiusvis pecoris carne vescantur. Nemo apud eos arat, nec stivam umquam contingit. Omnes enim sine sedibus fixis, sine ulla lege et ullo victu stabili dispalantur, semper fugientibus similes, cum carpentis in quibus iis habitandum est. In indutiis bellorum sicut omnes barbari fallacissimi sunt, ad omnem auram spei novae mobiles, omnes animi motus furori incitatissimo tribuentes. Inconsultorum animalium ritu, quod sit discrimen inter honestum et inhonestum ignorant, nec ullius religionis reverentia tenentur, auri autem cupidine immensa flagrant, atque adeo permutabiles et iracundi aestimandi sunt, ut eodem die a sociis sine ulla causa saepe desciscant, itidemque eos sibi reconcilient.
Versione tradotta
Gli Unni devono essere definiti i più terribili fra tutti i guerrieri, perché combattono a distanza con armi da getto e lottano corpo a corpo con la spada senza alcun riguardo per la propria vita (lett. per se stessi). Nel vitto sono così rozzi da non aver bisogno né di fuoco né di cibi conditi, ma si nutrono di radici di erbe selvatiche e di carne semicruda di qualsiasi animale. Nessuno fra loro ara né tocca mai la stiva (di un aratro). Infatti tutti vagano senza sedi fisse, senza alcuna legge e senza una vita stabile, simili a persone sempre in fuga (lett. fuggenti) su carri in cui devono abitare. Nelle tregue sono estremamente infidi, come tutti i barbari, mobili a ogni soffio di una nuova speranza, sacrificando tutti i sentimenti a un violentissimo furore. Al modo di animali privi di ragione, ignorano quale sia il confine tra il bene e il male, non si contengono in nome del rispetto (lett. non sono trattenuti dal rispetto) di alcuna religione, ma ardono di una smisurata avidità d'oro, e a tal punto si devono ritenere incostanti e facili all'ira che spesso, nello stesso giorno, defezionano dagli alleati senza nessun motivo e poi si riconciliano con essi.
- Letteratura Latina
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- Versioni dai Libri di Esercizi