Si scrive glielo o glie lo?
Spesso capita di scrivere parole e non avere la certezza di scriverle in modo corretto: è il caso di “glielo” che, spesso, manda in confusione chi non sa se sia corretto scriverlo attaccato o staccato (glie lo). Anche chi ha studiato può cadere nella trappola dei dubbi, è molto facile e ricorrente dubitare della forma in cui abbiamo scritto una parola; si scrive e puntualmente ci si chiede se è stata scritta in modo corretto o meno; oggi vogliamo dirvi qual è la forma corretta, la regola, il significato e vediamo insieme qualche frase in cui viene utilizzato in modo che le memorizziate e capiate bene quando e come si usa. Non vogliamo certo sostituirci ai libri di grammatica della lingua italiana, semplicemente rendervi più accessibile questo termine ed evitare che cadiate ancora nella trappola dei dubbi. Procediamo, quindi, iniziando a vedere la forma corretta.
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Si scrive glielo o glie lo? La regola
Per spiegare bene la regola e assicurarci che capiate bene l’uso e la forma della parola, dobbiamo fare un discorso generale sull’uso dei pronomi; in italiano i pronomi personali complemento hanno due forme: quella tonica e quella atona. Il pronome tonico ha un accento proprio e normalmente si posiziona dopo il verbo:
- Angela porta un libro a Francesco
- Angela porta a lui un libro
Il pronome atono si appoggia al verbo per l’accento che, di norma, sta subito dopo il pronome: Angela gli porta un libro. Se è presente un altro pronome atono, in particolare un pronome con funzione di complemento diretto che può sostituire il sostantivo libro, le frasi diventano:
- Angela lo porta a lui, nel primo caso
- Angela glielo porta, nel secondo
Alla terza persona i due pronomi atoni si fondono in un’unica parola: glielo, gliela, glieli, gliele. La grafia corretta è quella unita, quella staccata è anche possibile ma non è più usata. Ora vediamo il significato.
Glielo: significato
Il significato di glielo che si trova sui dizionari è il seguente:
- forma pronominale composta del pronome personale gli(complemento di termine nel significato di a lui, a lei, a loro) e del pronome personale maschile singolare lo (complemento oggetto).
Il pronome gli, usato in combinazione con un altro pronome, si trasforma in glie: è normale che accada ciò perché anche per le altre persone, parallelamente, infatti, si ha mi dai il libro/ me lo dai; in questi casi l’univerbazione non sussiste per evitare di dar vita a parole con forme uguali ad altre già esistenti come i sostantivi melo, mela, tela e così via. Quando glielo è seguito dal verbo avere è consentita l’elisione dovuta all’incontro di due vocali e la forma corretta è quella attaccata: gliel’ho, gliel’hai e gliel’ha. I pronomi personali complemento tonici per la terza persona singolare sono lui e lei e al plurale loro, quelli atoni che esprimono un complemento indiretto sono gli e le; tuttavia, quando gli e le si trovano in combinazione con altri pronomi atoni, diventano un glie invariabile; la forma glielo/gliela per riferirsi ad una donna è corretta. Ora, passiamo a vedere qualche frase.
Glielo: frasi
La teoria l’abbiamo abbondantemente trattata facendo anche tanti esempi sull’uso pratico del termine; è bene affiancare subito teoria e pratica in modo da facilitare l’apprendimento del termine e l’uso corretto. Per assicurarci che non perdiate l’uso del termine, di seguito qualche altra frase per memorizzarlo meglio:
- Oggi ho comprato il regalo a Pietro, domani glielo porto
- Antonella e Fabio hanno comprato una macchina alla figlia, domani gliela regaleranno per il compleanno
- Ho comprato i libri di scuola a mio figlio, oggi pomeriggio glieli porto a scuola.
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