Il sonno della ragione genera mostri è un’acquaforte, appartenente alla serie dei Caprichos realizzate dal pittore ed incisore spagnolo intorno agli anni ’90 del XVIII secolo. In spagnolo il titolo è “El sueno della razon produce monstruos”, il termine sueno può indicare sia il sonno del dormiente sia il sogno, pertanto per l’interpretazione di quest’opera può venirci in aiuto il quadro storico in cui il pittore viveva, per poter capire in maniera esatta la frase spesso utilizzata come motto per promuovere l’uso incondizionato della ragione come strumento principe per giungere alla verità.
Il tempo di Goya è quello del feticismo della razionalità, è l'epoca dei Lumi. Goya esprime una ferma condanna all'oppressione del potere, all'ottusità della superstizione e a ogni forma di sopraffazione, più che scagliarsi contro le inconsce passioni umane egli aborre l'ignoranza, l'incapacità dei membri della classe dominante e soprattutto il declino della ragione.
L'illuminismo grida ai grandi spazi dell'uomo e del suo buon senso,ma attenzione ad applicare la ragione anche dove non si dovrebbe: il male, infatti è anche la veglia esasperata della ragione, che finisce per essere sterile e fine a sé stessa. Il maestro vuole allertarci, renderci consapevoli che la ragione non si configura come unico strumento di conoscenza, ma anche i sensi, le emozioni e i moti del cuore, ciascuno nelle proprie sfere possono risultare più validi, efficaci e legittimi.
- Tesine