Grazie nella mitologia greca: chi sono? E quante sono? - Studentville

Grazie nella mitologia greca: chi sono? E quante sono?

Grazie nella mitologia greca: sono solo tre? O il numero varia a seconda dello scrittore che ne parla? E chi sono? A quale arte presiedono? E chi sono le Cariti?

Vi ricordate delle Grazie nella mitologia greca? Sono davvero tre? E chi sono?

Sfatiamo subito un mito: le Grazie non fanno parte della mitologia greca. O meglio: con il nome di Grazie si intendono dee della mitologia romana che sono state traslate dalle Cariti della mitologia greca. Quindi, riassumendo: le Grazie della mitologia romana sono l’equivalente latino delle Cariti della mitologia greca. Solitamente si parla di tre Grazie, divinità benevole legate al culto della natura e della vegetazione. Inoltre le Grazie sono anche le Dee della gioia di vivere, capaci di donare la gioia della Natura negli Dei e nei mortali.

Grazie: numero, storia e origine

Ci sono diverse versioni relative all’origine delle Grazie:

  • sono le figlie di Zeus e Eurinome (l’Eurinome figlia del titano Oceano e della titanide Teti, una delle Oceanine, terza moglie di Zeus), nonché sorelle del dio fluviale Asopo
  • sono le figlie di Zeus e Era
  • le Cariti sarebbero figlie del Dio Sole Elios e dell’Oceanina Egle
  • sono le figlie di Afrodite e Dioniso

Ma non c’è confusione solamente sull’origine delle Grazie e della Cariti. Anche il loro numero varia a seconda dello scrittore che ne parla o del luogo dove venivano venerate (esattamente come accade con le Muse):

  • secondo Esiodo le Grazie sono tre
  • a Sparta venivano venerate solamente due Cariti, che erano diverse dalle Cariti venerate ad Atene

Guardando nel dettaglio, le tre Grazie più famose sono quelle citate da Esiodo:

  1. Aglaia: Ornamento o Splendore. Figlia di Zeus e Eurinome (o Egle), sposò Abante e da lui ebbe tre figli: i gemelli Acrisio e Preto e Idomenea- E’ la più giovane delle Grazie, dea della bellezza, della gloria, dello splendore e dell’ornamento. Come le altre Grazie, è spesso in compagnia di Afrodite e fungono da sua messaggera. Secondo Esiodo, Aglaia sposò Efesto dopo il divorzio da Afrodite, diventando madre di Eucleia, Eufemia, Eutenea e Philophrosyne. Nella mitologia greca corrisponde spesso a Carite
  2. Eufrosine: Gioia o Letizia. Figlia di Zeus e di Eurinome
  3. Talia: Pienezza, Prosperità e Portatrice di fiori. Figlia di Zeus e Eurinome

Le due Cariti di Sparta sono:

  1. Cleta: l’Invocata
  2. Faenna: la Lucente

Le due Cariti di Atene sono:

  1. Auxo: la Crescente
  2. Egemone: Colei che procede

In generale, però, nel successivo immaginario poetico, culturale e letterario, le Grazie vengono quasi sempre rappresentate come tre giovani donne, spesso svestite, di cui una voltata di spalle verso le altre.

Le tre Grazie della Primavera del Botticelli

La rappresentazione più famosa delle tre Grazie la troviamo nel dipinto “Primavera” del Botticelli. Qui viene rappresentata la versione neoplatonica dell’unità dell’Amore con la trinità delle Grazie: Afrodite è l’Amore, mentre le tre Grazie rappresentano la Castità (la Grazia verso la quale è rivolta la freccia di Cupido, quella vestita più sobriamente e con meno ornamenti), la Voluttà e la Bellezza.

Foto | Edouard Bisson [Public domain] – Sandro Botticelli [CC BY-SA 4.0]

  • Letteratura Greca

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