1770 Georg Wilhelm Friedrich Hegel nasce il 27 agosto 1770 a Stoccarda, capitale del ducato del Wuerttemberg, primo di tre figli di Georg Ludwig Hegel, segretario ducale della camera finanziaria e in seguito capo della cancelleria, e di Maria Magdalena Fromm. Gli Hegel, originari della Carinzia, erano trasmigrati nel Wuerttemberg nel XVI secolo a causa della persecuzione contro i Protestanti. 1775 Dopo i tre anni della scuola elementare (Deutsche Schule), frequenta a Stoccarda per due anni la cosiddetta “Scuola latina” (Lateinische Schule). 1777 Passa, sempre nella città natale, al Realgymnasium o Gymnasium Illustre, di carattere umanistico-religioso, dove si svolge tutto il ciclo dei suoi studi medi e si dimostra uno scolaro modello; prende anche lezioni private di geometria, astronomia e agrimensura da un colonnello d’artiglieria, C. Fr. Duttenhofer. 1784 Muore la madre durante un’epidemia di dissenteria. La sua educazione, come pure quella dei più piccoli Ludwig e Christiane, ricade interamente sulle spalle del padre. 1785 Inizia, proseguendolo fino al 1787, un diario in tedesco e latino da cui e’ possibile farsi un’idea della sua formazione e cultura giovanile: buona conoscenza delle lingue e del mondo classico (Omero, Sofocle e Euripide; Socrate, Platone, Aristotele; Livio e Cicerone; Longino, Longo e Epitteto), studio del Vecchio e del Nuovo Testamento, lettura di autori moderni tra cui Mendelssohn, Lessing, Goethe, Schiller, e di romanzi allora in voga (J. T. Hermes, T. G. von Hippel). 1788 Ottenuta la maturità , il 27 ottobre si iscrive all’universita’ di Tubinga per studiarvi teologia, ed ò ospite come borsista in un ex monastero di agostiniani, lo Stift, allora collegio teologico in cui ricevevano la loro formazione i futuri ecclesiastici protestanti e gli insegnanti del ducato. Segue le lezioni di C. Fr. Schnurrer sull’esegesi biblica, di C. Fr. Roesler sulla storia della filosofia, di J. Fr. Flatt sulla metafisica e la teologia naturale, e, soprattutto, di J. C. Storr sulla teologia dogmatica. Tuttavia, non si dichiara molto soddisfatto dell’insegnamento accademico, specie perchò l’atmosfera ufficiale dello Stift e’ quella dell’ortodossia luterana. Comincia una serie di infrazioni alla disciplina (assenze alle lezioni e alle preghiere, trascuratezza nella divisa) che gli fruttano molte punizioni e che nel 1791, per un ritardo nel rientro da un permesso, culmineranno nella prigione d’isolamento. 1790 A partire dal semestre invernale 1790-91, divide la stessa camera dello Stift con Hà¶lderlin e con Schelling, ai quali si lega in stretta amicizia; insieme celebrano entusiasticamente gli anniversari della Rivoluzione francese innalzando alberi della libertà . Il suo studio procede incostante, con vaste letture non sistematiche e un continuo spostamento di interessi (autori preferiti sono Aristotele, Platone, Spinoza, Jacobi, Herder e soprattutto Rousseau); la sua oratoria debole e incerta, unita alla pronunciata goffaggine nei movimenti, non lascia ben sperare per una futura carriera di pastore. Il 27 settembre, discutendo la dissertazione del professore A. Fr. Boeck De limite officiorum humanorum, consegue il titolo di Magister philosophiae, che concludeva il primo biennio di studi. 1793 Il 20 settembre, difendendo una tesi scritta dal cancelliere universitario J. Fr. Le Bret dal titolo De Ecclesiae Wirtembergicae Renascentis Calamitatibus, conclude il ciclo di studi allo Stift superando l’esame concistoriale che conferiva il titolo di Kandidat, con il quale ci si poteva avviare alla carriera ecclesiastica. Nell’attestato finale si legge, tra l’altro, che Hegel ò Philologiae non ignarus e che Philosophiae nullam operam impendit, cioò: non e’ ignorante di filologia e non ha mostrato alcuna diligenza in filosofia. Non volendo intraprendere la via ecclesiastica, in ottobre Hegel accetta un posto di precettore che alcuni conoscenti, già prima che egli concludesse gli studi, gli avevano procurato a Berna, presso l’aristocratico Karl Friedrich von Steiger. 1795 A Tschugg, nella tenuta della famiglia von Steiger in cui ha a disposizione una grande biblioteca, tra il 9 maggio e il 24 luglio scrive una Vita di Gesu’ (Leben Jesu, pubbl. postumo a cura di P. Roques, Jena 1906), in cui riassume ricerche di stampo illuministico condotte nel biennio 1793-94 e pervenuteci sotto forma di Frammenti su religione popolare e Cristianesimo (Fragmente ueber Volksreligion und Christentum). Dall’inizio dell’anno, intanto, la lettura di Kant (soprattutto dell’opera La religione entro i limiti della semplice ragione) e’ divenuta il centro dei suoi studi privati. 1796 Porta a compimento lo scritto La positivita’ della religione cristiana (Die Positivitaet der christlichen Religion, pubbl. post., insieme ai Frammenti gia’ citati, in: Hegels Theologische Jugendschriften, a cura di H. Nohl, Tuebingen 1907) e inizia anche la traduzione in tedesco delle Lettere confidenziali sul rapporto costituzionale del cantone di Vaud con la citta’ di Berna dell’avvocato bernese J. -J. Cart, traduzione che sarà poi pubblicata anonima a Francoforte nel 1798 (col titolo Vertrauliche Briefe ueber das vormalige staatsrechtliche Verhaeltnis des Waadtlandes zur Stadt Bern). Pur mantenendo i contatti epistolari con Hoelderlin e Schelling, Hegel si sente isolato e aspira a una nuova sistemazione; attraversa profonde fasi depressive che torneranno a ripetersi anche in seguito. Lo stesso Hà¶lderlin, a cui Hegel indirizza in agosto l’inno Eleusis, riesce infine a procurargli un posto di precettore presso il ricco commerciante J. N. Gogel a Francoforte. 1797 In gennaio si trasferisce a Francoforte sul Meno, dove frequenta intensamente Hà¶lderlin e la sua cerchia di amici (tra cui Isaak von Sinclair, che sara’ sempre vicino al poeta). Continua le letture economiche e politiche inaugurate a Berna (notevole il suo interesse per i giornali inglesi), e approfondisce in senso religioso e speculativo i temi dell’amore e della conciliazione. 1798 Redige un “commentario”, oggi perduto, sulla Metafisica dei costumi di Kant, e scrive il saggio politico Sulle piu’ recenti vicende interne del Wuerttemberg (Ueber die neuesten inneren Verhaeltnisse Wuerttembergs, besonders ueber die Gebrechen der Magistratsverfassung, pubbl. post. in: Hegels Saemtliche Werke, Bd. 7: Schriften zur Politik und Rechtsphilosophie, a cura di G. Lasson, Leipzig 1913), in cui lamenta la crisi interna della sua patria e propone l’elezione diretta dei magistrati da parte dei cittadini (in un primo tempo, aveva scritto vom Volk, “dal popolo”, poi cancellato e sostituito dall’espressione vom Buergern). Insieme a Hoelderlin, e in continuo scambio epistolare con Schelling, dà stesura definitiva al Programma di sistema (Systemprogram), “manifesto” dell’Idealismo tedesco progettato nell’aprile 1796 dai tre ex camerati dello Stift di Tubinga. In settembre, Hoelderlin e’ costretto ad allontanarsi da Francoforte a causa dello scandalo per la relazione con Diotima-Susette sposata Gontard, madre dei bambini di cui era precettore: Hegel funge da messaggero tra i due innamorati. 1799 Il 14 gennaio muore il padre e il 9 marzo si reca a Stoccarda per la divisione dell’eredita’. Adesso dispone di un piccolo patrimonio che puo’ dare una svolta alla sua vita; per il suo carattere esistante, pero’, passeranno quasi due anni prima che si decida a partire da Francoforte. A questo periodo risale la lettura e il commento della traduzione tedesca dell’Indagine sui principi dell’economia politica, dell’economista inglese James Steuart. 1800 Porta a compimento lo scritto, iniziato in Svizzera, Lo spirito del Cristianesimo e il suo destino (Der Geist des Christentums und sein Schicksal, pubbl. post. in: Hegels Theologische Jugendschriften, cit. ). In settembre scrive il celebre Frammento di Sistema (Systemfragment), in cui annuncia la “fine” della religione e la transizione alla filosofia, e il 29 dello stesso mese conclude la nuova introduzione alla Positivita’ della religione. Dopo molto temporeggiare, decide infine di trasferirsi a Jena, confidando nell’aiuto accademico di Schelling, che gia’ da due anni insegna nella locale universita’. Jena e’ a quell’epoca la roccaforte della filosofia critica e trascendentale e la capitale del nascente Romanticismo: qui hanno insegnato Reinhold (1787-94) e Fichte (1794-98) e brilla attualmente l’astro di Schelling; qui veniva spesso Novalis a trovare l’amata Sophie von Kuehn, morta di tisi nel 1797; qui si sono stabiliti per un certo tempo Tieck, il traduttore tedesco di Shakespeare, e August Wilhelm Schlegel con la bellissima moglie Caroline Michaelis, divenuta poi l’amante di Schelling; qui prende l’abilitazione all’insegnamento Friedrich Schlegel e tiene i suoi famosi corsi sull’estetica. L’universita’ di Jena, inoltre, e’ strettissimamente legata alla vicina Weimer, centro culturale di prim’ordine da quando il granduca Karl August ha scelto Goethe come consigliere segreto di corte e si e’ circondato di uomini come Schiller, Wieland e Herder. 1801 Hegel arriva a Jena in gennaio, e per quasi un anno prende alloggio da Schelling, in cui vede il suo protettore. In luglio pubblica lo scritto che deve aprirgli la carriera accademica: la Differenza tra il sistema filosofico di Fichte e quello di Schelling (Differenz des Fichteschen und Schellingschen Systems der Philosophie in Beziehung auf Reinholds Beitraege zur leichtern Uebersicht des Zustand der Philosophie zu anfang des neunzehnten Jahrhunderts). L’abilitazione vera e propria consiste nella stesura della dissertazione De Orbitis Planetarum, la cui discussione avviene il 27 agosto alla presenza di Karl Schelling, fratello di Friedrich, e di Immanuel Niethammer, al quale sara’ legato da un’amicizia intensa e duratura. Inizia le lezioni come libero docente a partire dall’autunno: i suoi proventi sono magri, e consistono unicamente negli onorari pagati dagli studenti (il cui numero, a Jena, non supererà mai i trenta). Il 21 ottobre, per intercessione di Schelling, ottiene un incontro con Goethe a Weimer: comincia cosi’ un sodalizio destinato a durare trent’anni. Conosce anche il conterraneo Schiller. 1802 Si trasferisce nell’alloggio in Klipsteinischer Garten, da cui non si muovera’ piu’ fino alla partenza da Jena. Il perfetto accordo con Schelling sulle questioni filosofiche fondamentali si traduce nella pubblicazione di un “Giornale critico della filosofia” (“Kritisches Journal der Philosophie”) presso l’editore Cotta di Tubinga; il periodico, che chiuderà l’anno seguente con la partenza di Schelling per Wuerzburg, vede i due amici come redattori unici, e gli articoli dei sei volumi usciti, non essendo firmati, non sempre possono essere univocamente attribuiti. Frutto comune e’ il saggio di presentazione della rivista dal titolo Sull’essenza della filosofia critica in generale (Einleitung. Ueber das Wesen der philosophischen Kritik ueberhaupt und ihr Verhaeltnis zum gegenwaertigen Zustand der Philosophie insbesondere). Sono di mano hegeliana i seguenti saggi: Come il senso comune comprende la filosofia (Wie der gemeine Menschenverstand die Philosophie nehme – dargestellt an den Werken des Herrn Krug’s); Rapporto dello Scetticismo con la filosofia (Verhaeltnis des Skeptizismus zur Philosophie. Darstellung seiner verschiedenen Modifikationen und Vergleichung des neuesten mit dem alten); Fede e sapere (Glauben und Wissen oder die Reflexionsphilosophie der Subjektivitaet in der Vollstaendigkeit ihrer Formen als Kantische, Jacobische und Fichtesche Philosophie); Sulle maniere di trattare scientificamente il diritto naturale (Ueber die wissenschaftlichen Behandlungsarten des Naturrechts, seine Stelle in der praktischen Philosophie und sein Verhaeltnis zu den positiven Rechtswissenschaften). Inoltre, riprendendo abbozzi che risalgono al periodo di Francoforte, porta a compimento La costituzione della Germania (Die Verfassung Deutschlands, pubbl. post. col titolo Kritik der Verfassung Deutschlands, a cura di G. Mollat, Kassel 1893), in cui anticipa il crollo dell’impero. 1803 Conclude lo scritto sul Sistema dell’eticita’ (System der Sittlichkeit, pubblic. post. a cura di G. Mollat, Osterwieck 1893). Da questo periodo fino alla pubblicazione della Fenomenologia egli traccia la maggior parte degli “abbozzi di sistema” relativi alla logica e alla metafisica, alla filosofia della natura e alla filosofia dello spirito. Tra l’altro, frequenta assiduamente Goethe durante i frequenti soggiorni di questi a Jena. In una lettera del 27 novembre a Schiller, Goethe conferma la sua alta stima per il giovane filosofo e sottolinea un “difetto” oggettivo da cui Hegel non riuscira’ mai a liberarsi completamente: il non saper parlare scioltamente nelle conversazioni in privato; dalle testimonianze degli allievi risulta che anche nelle lezioni la sua oratoria fosse piuttosto incespicante. 1805 Grazie all’interessamento di Goethe, in febbraio viene nominato professore straordinario, ma ancora senza stipendio. Da Schelling apprende con tristezza che le condizioni di Hoelderlin vanno progressivamente peggiorando. Nella seconda meta’ dell’anno, con l’aiuto di Niethammer – che nel frattempo si e’ stabilito a Bamberga -, prende contatti con l’editore J. A. Goebhardt per la pubblicazione del suo prossimo manoscritto. 1806 Ha una relazione amorosa con la sua affittacamere e governante, Christiane Charlotte Fischer sposata Burckhardt. Precipitano gli eventi politico-militari: il 13 ottobre l’esercito francese entra a Jena, e il giorno dopo, nel corso della famosa battaglia, Hegel e’ costretto a spostarsi dall’amico G. A. Gabler perche’ il suo domicilio viene requisito dalle truppe di occupazione. In novembre si mette in viaggio per Bamberga, per regolare tutte le questioni contrattuali pendenti con l’editore Goebhardt. 1807 Ritornato a Jena, il 16 gennaio consegna la “Prefazione” della Fenomenologia dello Spirito (Phaenomenologie des Geistes), la quale vedrà la luce alla fine di marzo. Il 5 febbraio nasce Ludwig, frutto della relazione con Christiane: questo figlio illegittimo gli dara’ in seguito parecchie preoccupazioni. Accogliendo un invito di Niethammer, Hegel abbandona definitivamente Jena e si trasferisce a Bamberga, dove l’1 marzo assume l’incarico di caporedattore giornalistico della “Bamberger Zeitung”; si tratta di un quotidiano dalla veste editoriale assai modesta e con notizie di seconda e terza mano; il compito di Hegel consiste nel raccogliere e redigere queste notizie secondo i dettami della censura. Migliora cosi’ la situazione economica personale. Nella lettera del 2 novembre, Schelling gli comunica le prime impressioni sulla Fenomenologia: al di la’ delle caute parole, la rottura e’ irrevocabile. 1808 Malgrado la prudenza, sono frequenti gli interventi della censura sugli articoli pubblicati dal quotidiano. Alla fine di ottobre, Niethammer, che e’ stato nel frattempo nominato consigliere centrale per l’istruzione a Monaco, annuncia a Hegel la sua nomina a professore di scienze filosofiche propedeutiche e, nel contempo, a rettore dell’Aegidiengymnasium di Norimberga. Lasciata Bamberga, Hegel si insedia ufficialmente nella sua carica di rettore il 6 dicembre 1808. 1809 Nonostante l’irregolarità con cui percepisce lo stipendio, Hegel prende molto sul serio la sua mansione di funzionario e cura assai l’autorevolezza esteriore della sua carica. I manoscritti che gli servono di base per le lezioni verranno pubblicati postumi nel 1840 col titolo Propedeutica filosofica (Philosophische Propaedeutik). 1811 In settembre, si sposa con la ventiduenne Marie von Tucher, appartenente a una famiglia patrizia della vecchia Norimberga, e da cui avrà due figli: Karl (1813-1901) e Immanuel (1814-1891). 1812 Esce il primo tomo del primo volume della Scienza della Logica (Wissenschaft der Logik); il secondo tomo e il secondo volume saranno pubblicati rispettivamente nel 1813 e nel 1816. 1813 Agli incarichi amministrativi aggiunge anche quello di Schulrat, cioe’ sovrintendente alle scuole elementari di Norimberga. 1816 In agosto e’ nominato professore di filosofia all’universita’ di Heidelberg, e il 28 ottobre inizia le lezioni. 1817 A Heidelberg puo’ finalmente accogliere in famiglia suo figlio Ludwig, la cui madre e’ morta. Come co-redattore degli annali dell’universita’ (gli “Heidelbergische Jahrbuecher der Literatur”), respinge un articolo del vecchio amico H. E. G. Paulus sul conflitto costituzionale in atto nel Wuerttemberg; egli stesso scrive sull’argomento un lungo saggio dal titolo Valutazione degli atti a stampa dell’assemblea dei deputati del regno del Wuerttemberg negli anni 1815 e 1816 (Beurteilung der im Druck erschienenen Verhandlungen in der Versammlung der Landstaende des Koenigsreichs Wuerttemberg im Jahre 1815 und 1816), in cui prende le parti del sovrano contro gli stati generali, attirandosi cosi’ le prime ostilità dei liberali. Sempre negli annali, pubblica una recensione sul terzo volume delle opere di Jacobi: i giudizi sul vecchio avversario appaiono piu’ favorevoli rispetto a quelli del “Giornale critico”. In giugno pubblica l’ Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (Enzyklopaedie der philosophischen Wissenschaften im Grundrisse), della quale usciranno due edizioni accresciute nel 1827 e nel 1830. Fa la conoscenza di Jean Paul – ne resta cosi’ affascinato da proporre di conferirgli una laurea ad honorem – e del filosofo francese Victor Cousin, che diverrà un grande estimatore della filosofia hegeliana. In dicembre, il barone von Stein zum Altenstein, capo del ministero prussiano per l’istruzione e gli affari di culto, offre a Hegel la cattedra di filosofia all’universita’ di Berlino; egli accetta il 24 gennaio successivo, e cosi’ la Prussia si assicura il suo futuro “filosofo di Stato”. 1818 Hegel entra in servizio l’1 ottobre e inaugura i suoi corsi il 22 ottobre con una prolusione in cui riconosce allo Stato prussiano il massimo peso nella Germania post-napoleonica e fissa per la filosofia un posto di rilievo al centro di questo stesso Stato. Non tarderanno a verificarsi conflitti accademici con il giurista von Savigny e, soprattutto, con Schleiermacher, considerato all’epoca il piu’ importante teologo protestante dopo Lutero; proprio il veto di Schleiermacher sara’ decisivo per impedire a Hegel, che pure e’ il protetto di Altenstein, di far parte dell’Accademia prussiana delle Scienze. Terra’ regolarmente due corsi per semestre, dedicandovi da sei a dieci ore settimanali di lezione; l’argomento dei corsi a Berlino coprira’ tutte le discipline filosofiche, dalla logica alla filosofia del diritto, dalla filosofia della storia a quella della religione, dalla storia della filosofia all’estetica. Tutte le Lezioni (Vorlesungen) verranno poi pubblicate dai discepoli. 1819 Il 23 marzo lo studente di teologia C. L. Sand, un estremista membro della Burschenschaft, l’associazione patriottica e radicale delle corporazioni studentesche tedesche, uccide a Mannheim per motivi politici A. von Kotzebue, drammaturgo tedesco che, in qualita’ di consigliere di Stato della Russia, svolgeva attiva propaganda reazionaria per il regime zarista: in Prussia questo atto costituisce il punto di svolta decisivo tra il Congresso di Vienna e la Rivoluzione di Luglio del 1830. Hegel e’ considerato come una delle guide spirituali della Burschenschaft, insieme a Schleiermacher, Fries, W. M. L. de Wette e F. L. Jahn. In luglio inizia la “persecuzione dei demagoghi” da parte delle autorita’ prussiane, nel corso della quale vengono imprigionati diversi allievi ed ex-allievi di Hegel (K. Ulrich, L. v. Henning, G. Asverus, F. Foerster, F. W. Carove’). Il 18 ottobre entrano in vigore in Prussia i Decreti di Karlsbad, con cui si limita soprattutto la liberta’ di stampa e d’insegnamento: Hegel, dopo aver preso nettamente le distanze dal movimento della Burschenschaft (il 9 febbraio e il 2 maggio aveva accettato l’invito a prender parte a due raduni delle corporazioni studentesche berlinesi), e’ costretto a rielaborare il manoscritto, gia’ praticamente terminato alla fine dell’estate, della Filosofia del Diritto. 1820 Il 23 marzo Hegel fa parte della commissione che deve conferire l’abilitazione alla libera docenza a un giovane proveniente da Dresda: Arthur Schopenhauer, il quale, per mancanza di uditori alle lezioni, rimarrà a Berlino solo due semestri. In giugno Hegel e’ nominato membro ordinario della “Regia commissione esaminatrice scientifica” della provincia di Brandeburgo, incarico che terra’ fino al 1822. In luglio fa un breve viaggio a Dresda, con l’intento di visitare la galleria che ospita la “Madonna Sistina” di Raffaello. La sua posizione nell’universita’ di Berlino comincia a consolidarsi ed e’ palpabile il crescente successo delle sue lezioni presso gli studenti. In ottobre cominciano gia’ a circolare i primi esemplari a stampa della Filosofia del Diritto. 1821 Escono i Lineamenti di filosofia del Diritto (Grundlinien der Philosophie des Rechts), i quali, specie con la prefazione, suscitano polemiche per l’apparentemente esplicita adesione all’ordinamento statuale prussiano e ai princi’pi della Restaurazione. Si aggravano intanto le condizioni psichiche della sorella Christiane, la quale in seguito verrà internata in diverse cliniche psichiatriche. 1822 Nella prefazione a un’opera del suo discepolo di Heidelberg H. F. W. Hinrichs dal titolo La religione nel suo intimo rapporto con la scienza (Die Religion im inneren Verhaeltnisse zur Wissenschaft), attacca aspramente la teologia del sentimento sostenuta da Schleiermacher. In settembre visita i Paesi Bassi dietro invito del suo vecchio discepolo di Jena, l’olandese P. G. van Ghert: resta impressionato dal benessere e dall’abbondanza di merci in Olanda e dalla pittura fiamminga (in particolare da van Eyck). 1824 In settembre si reca a Praga e, soprattutto, a Vienna, dove mostra di apprezzare moltissimo l’opera lirica italiana (ascolta addirittura due volte il Barbiere di Siviglia di Rossini). 1825 In seguito all’appropriamento indebito di una modica somma di denaro paterno, il giovane Ludwig viene cacciato di casa e mandato a Stoccarda; qui vive come commesso di negozio, ma dopo una lite col proprietario da’ le dimissioni, e questo fatto provoca la rottura definitiva col padre: Hegel gli impone di non portare piu’ il suo cognome. Ludwig Fischer – dal cognome da nubile della madre – si arruola allora nell’esercito olandese e il 29 agosto parte da Ostenda in direzione Giava. Morira’ di malaria a Giakarta il 28 agosto 1831, e Hegel non sapra’ mai di questa morte che anticipava di appena tre mesi la propria. 1826 In settembre fa la conoscenza del drammaturgo austriaco Franz Grillparzer. 1827 Inizia la pubblicazione della rivista “Annali berlinesi per la critica scientifica” (“Jahrbuecher fuer wissenschaftliche Kritik”), che viene considerato l’organo ufficiale dello hegelismo; tra gli altri, vi collaborano Goethe, i due fratelli Humboldt, il classicista P. A. Boeckh e l’archeologo A. Hirt; la prima recensione hegeliana riguarda l’opera di W. von Humboldt Sull’episosodio del Mahabharata noto col nome di Bhagavad-Gita (Ueber die unter dem Namen Bhagavad-Gita bekannte Episode des Mahabharata, Berlin 1826). Alla meta’ di agosto si mette in viaggio verso Parigi, accogliendo finalmente l’insistente invito di Cousin; ha a disposizione lo studio e la biblioteca di quest’ultimo, e, come gia’ durante il soggiorno a Vienna, va regolarmente a teatro. Sulla via del ritorno, il 18 ottobre avviene il famoso incontro con Goethe a Weimer (il dialogo e’ tramandato da J. P. Eckermann nei suoi Colloqui con Goethe). 1828 Nei primi mesi dell’anno, a causa di un fastidioso “mal di petto”, deve interrompere le lezioni per un certo tempo; il medico gli consiglia una cura termale. Escono negli “Annali” le sue recensioni agli Scritti postumi (Nachgelassene Schriften, Leipzig 1826) di K. W. F. Solger e agli Scritti (Schriften, Berlin 1821-25) di J. G. Hamann. Verso la fine di novembre riceve la tesi di laurea De ratione una, universali, infinita di un giovane bavarese, il quale nella lettera di accompagnamento riassume le proprie vedute sulla religione: si tratta del ventiquattrenne Ludwig Feuerbach; non e’ sicuro che Hegel abbia letto la dissertazione e la lettera allegata. 1829 Escono, sempre negli “Annali”, le sue recensioni a tre opere appena pubblicate: Aforismi sul non- sapere e sul sapere assoluto (Aphorismen ueber Nichtwissen und absolutes Wissen im Verhaeltnisse zur christlichen Glaubenserkenntniss, Berlin 1829), di C. F. Goeschel; Sulla dottrina hegeliana, ovvero sapere assoluto e panteismo moderno (Ueber die Hegelsche Lehre oder absolutes Wissen und moderner Pantheismus, Leipzig 1829), di un anonimo; Sulla filosofia in generale e sull’Enciclopedia hegeliana in particolare (Ueber Philosophie ueberhaupt und Hegels Enzyclopaedie der philosophischen Wissenschaften insbesondere, Berlin 1829), di K. E. Schubarth e L. A. Carganico. Alla fine di agosto si reca alle terme di Karlsbad, e qui incontra casualmente Schelling: nonostante il profondo dissidio filosofico fra i due, l’incontro e’ per entrambi cordiale e perfino piacevole. In ottobre Hegel viene eletto rettore dell’universita’ di Berlino, e durera’ in carica fino all’ottobre successivo; nella sua prolusione tenuta in latino il 18 ottobre, egli celebra l’accordo tra la legge dello Stato e la liberta’ accademica di insegnamento e di apprendimento. 1830 Le rivoluzioni liberali in Francia e in Belgio lo riempiono di orrore, ma a Berlino riesce a tenere lontane dall’universita’ tutte le agitazioni politiche: egli si attiene ancora scrupolosamente ai Decreti di Karlsbad, i decreti statali che hanno stabilito lo scioglimento delle corporazioni studentesche, la censura sulla stampa e il controllo sulle universita’. Il 25 giugno pronuncia il discorso commemorativo del terzo centenario della Confessione di Augusta (Augsburgische Konfession), la “carta costituzionale” della Chiesa protestante. In settembre si ammala ed e’ costretto a letto, ma e’ di nuovo in forze al momento di inaugurare il semestre invernale. 1831 Escono negli “Annali” le recensioni ai volumi di A. L. J. Ohlert, L’idealrealismo (Der Idealrealismus, Neustadt 1830), e di J. Goerres, Sul fondamento, la struttura e la successione delle epoche della storia del mondo (Ueber die Grundlage, Gliederung und Zeitenfolge der Weltgeschichte, Breslau 1830). In aprile, la “Gazzetta ufficiale dello Stato prussiano” (“Allgemeine Preussische Staatszeitung”) pubblica una parte dell’ultimo scritto di Hegel, il saggio Sul progetto inglese di riforma elettorale (Ueber die englische Reformbill), in cui egli polemizza contro il costituzionalismo e il parlamentarismo liberale. Finisce di rielaborare il primo tomo della Scienza della Logica (che uscira’ postumo nel 1832), e termina di scrivere la prefazione alla seconda edizione dell’opera il 7 novembre. Il 14 novembre si spegne in poche ore, vittima di un’epidemia di colera – come risulta dagli atti – o di un disturbo gastrico – come sostiene la moglie.
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