Ho sceso, dandoti il braccio di Eugenio Montale - Studentville

Ho sceso, dandoti il braccio di Eugenio Montale

Introduzione, significato e commento alla poesia Ho sceso, dandoti il braccio di Eugenio Montale.

Ho sceso dandoti il braccio di Montale

Il quarto libro di Montale, Satura, si apre con due sezioni, Xenia I e Xenia II, dedicate alla moglie Drusilla Tanzi, affettuosamente soprannominata Mosca e scomparsa nel 1963. Il titolo, Xenia, è una parola greca che sta a significare “doni per gli ospiti”: queste 28 poesie sono in effetti dei doni funebri per la moglie, viva nel suo ricordo.

Commento alla poesia

Nel testo, Montale, rievoca il lungo e intenso  di vita e di amore insieme alla moglie. Camminandole accanto e scendendo con lei milioni di scale, il poeta l’accompagna e le resta accanto dandole il braccio: era lei a condurre lui. Come altre donne nella poesia di Montale, Mosca ha la capacità di distinguere una realtà diversa, fatta di una conoscenza che va oltre l’apparenza materiale. Fatto tesoro dell’insegnamento per cui la realtà non è quella che si vede, Montale a questo punto è in grado di camminare ed andare avanti da solo senza cadere in inganni o illusioni.

Linguaggio della poesia

Il linguaggio della poesia è colloquiale, semplice, anche se i temi affrontati sono impegnativi, una fra tutti la capacità di cogliere la realtà non come essa appare.

Schema Metrico

Schema metrico della poesia: due strofe di versi liberi.

 

  • 900
  • Eugenio Montale
  • Letteratura Italiana - 900

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