moribundus erat leo et iacebat fractus et enervatus subter arborem. venit aper t leonem dentibus acutis vulneravit, sic vetustam vindicans iniuriam deinde taurus infestis cornibus confodit corpus inflicis animalis accedit postremo timidus asinus videt leonem moribundum et calcibus extundit frontem regis silvarum at leo exspirans tu dedecus naturae reddis mortem meam sine dubio intolerabilem.
Versione tradotta
Il leone era moribondo e giaceva triste e stanco sotto un albero. Arrivò un cinghiale e ferì il leone con i denti aguzzi,vendicando in questo modo una vecchia offesa. Poi il toro trapassò il corpo dell'infelice animale con le corna aguzze. Arrivò per ultimo un timido asino, vide il leone moribondo e pestò la fronte del re delle foreste con gli zoccoli.
Ma il leone morendo (disse):"Tu,vergogna della natura, rendi la mia morte senza alcun dubbio intollerabile."
- Letteratura Latina
- Versioni di Catone
- Versioni dai Libri di Esercizi