I Fenici - Studentville

I Fenici

Olim Syriae orae Phoenicibus, peritis nautis callidisque mercatoribus, habitantur. Phoenices agros non colebant, quia eorum terra frugifera non erat, sed ex ligno procerarum arborum, quae in regione crescebant, naves exstruebant. Quia periti animosique nautae erant, pelagus peragrabant, asperos ventos tempestatesque saevas non timebant, in remotas regiones Oceani magna cum audacia saepe navigabant. In eorum peregrinationibus multas colonias in insulis Mediterranei condiderunt. Inter Phoenicum colonias eminebat Carthago, in Africa posita. Phoenices etiam industrii mercatores erant et cum multis nationibus mercaturam faciebant: ex Britannis Hispanisque metalla, ex Graecis vasa, ex Afris ebur, ex Indis gemmas margaritasque importabant.

Versione tradotta

Una volta le spiagge della sira erano abitate dai fenici, esperti marinai e furbi commercianti. I fenici non coltivavano i campi, poichè la loro terra non era fertile, ma dal legno degli alti alberi, che crescevano nella regione, costruivano le navi. Poichè erano esperti e valorosi marinai, peregravano il mare, non temevano i forti venti e le forti tempeste, navigavano spesso con grande audacia verso le remote regioni dell'oceano. Nei loro viaggi fondarono molte colonie nell'isola del mediterraneo. Tra le colonie dei fenici spiccava cartagine, posta in africa. I fenici erano anche bravi commercianti e con molte nazioni facevano commerci: dai britanni e spagnoli importavano i metalli, dai greci i vasi, (ebur) dall'africa gemme e pietre preziose dagli indi.

  • Letteratura Latina
  • Versioni di Catone
  • Versioni dai Libri di Esercizi

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti