Il Vesuvio è uno strato- vulcano ovvero un edificio formato da strati di piroclasti alternati a strati di lava, espressioni di diversi tipi di attività eruttiva, pliniana(esplosiva) o sub pliniana( di moderata intensità). L’ultima attività eruttiva di tipo esplosivo si è verificata nel 79 d.C. a questa se ne sono succedute altre ma di entità minore, l’ultima risale al 1944. L’eruzione del 79 d.C., descritta da Plinio il Giovane, distrusse le città di Pompei,Ercolano e Stabia, iniziò il 24 agosto con una violenta attività esplosiva, preceduta da un terremoto,fu un’eruzione freatomagmatica dove l’acqua della falda freatica, in prossimità del Vesuvio, raggiunse la camera magmatica, entrò in contatto con il magma acido cioè ricco di silice, in quanto ristagnava da molto tempo nella camera magmatica e si trasformò in vapore provocando una forte esplosione e l’emissione di una colonna di gas, cenere e lapilli alta circa 15 Km che formò una nube, questa colonna venne poi alimentata dalle successive esplosioni magmatiche verificatesi nel giorno seguente che portarono all’innalzamento della colonna a circa 30 Km, essa si espanse assumendo la forma di un pino (pino vulcanico) e il materiale piroclastico in essa contenuto iniziò a cadere ricoprendo Pompei. La colonna eruttiva raffreddandosi collassò, cadendo ad elevata velocità lungo i fianchi del vulcano sotto forma di nube ardente (gas,cenere, lapilli a temperatura tra 300/400 °C),distruggendo Ercolano e provocando la morte dei suoi abitanti. La sera del 25 agosto l’attività esplosiva cessò lasciando un grosso deposito di ceneri e pomici, che in seguito alle abbondanti piogge, causate dalla grande immissione di vapore nell’atmosfera,venne trasformato in fango provocando il seppellimento di una vasta zona del territorio vesuviano.
- Temi e Saggi