La norma UNI 7129/92, a livello di caratteristiche generali, prevede che un camino debba essere:
– a tenuta nei confronti dei prodotti della combustione;
– impermeabile all’acqua ed ai gas;
– resistente nel tempo alle sollecitazioni meccaniche, alle sollecitazioni termiche ed all’azione dei fumi;
– resistente all’eventuale formazione di condensa.
Inoltre occorre ricordare che gli elementi costituenti le canne fumarie non devono permettere l’infiltrazione di eventuali condense; le giunzioni dei moduli e l’imbocco del canale da fumo devono essere tali da consentire il libero deflusso delle eventuali condense verso la base, senza filtrazioni nella struttura; si deve anche effettuare una adeguata coibentazione.
Le prime 4 caratteristiche richieste ad ogni camino vengono ad essere esaurite scegliendo opportunamente il materiale costitutivo dello stesso. Per molti anni si sono continuati a costruire camini utilizzando manufatti in muratura: tali materiali, molto spesso, risultano essere non impermeabili ai gas, e quindi, non più utilizzabili nell’ottica di rispettare la normativa attuale. Considerando in ogni caso, gli impianti termici alimentati con combustibili gassosi, è opportuno ricordare che la norma UNI 7129, già nell’edizione del 1972, precisava che le canne fumarie devono rispondere, tra le altre, alle seguenti prescrizioni:
“…essere di materiale impermeabile resistente alla temperatura dei prodotti della combustione ed alle loro condensazioni, di sufficiente resistenza meccanica e di debole conduttività termica…”.
Negli edifici datati di trovano sovente camini, utilizzati in passato per scaricare i prodotti della combustione di stufe a legna, a carbone, a gas, a kerosene. Diventa, pertanto, fondamentale stabilire quali possano essere i materiali più idonei per costruire un camino. Per quanto riguarda la tenuta ai prodotti della combustione e l’impermeabilità all’acqua ed ai gas, si ricorda che in commercio esistono canne fumarie ceramiche, elementi prefabbricati in calcestruzzo, cosiddetto “impermeabilizzato o ceramizzato”, ed elementi in acciaio inox, che rispondono ai requisiti richiesti dalla norma. Questi sono i principali materiali da utilizzare nella costruzione di canne fumarie.
Quindi, riassumendo, si potranno avere le seguenti tipologie:
– camini in acciaio inox;
– camini in calcestruzzo impermeabilizzato;
– camini in calcestruzzo con refrattario macinato;
– camini in refrattario ceramizzato.
Oltre ai sistemi monoparete, i camini in acciaio inox si presentano anche come sistemi a doppia parete, con l’interposizione di un materiale coibente. Esistono sistemi che utilizzano su entrambi le pareti lo stesso tipo di acciaio; altri invece in cui la superficie interna è in acciaio inossidabile AISI 316 L, mentre l’esterna è in AISI 304. Per particolari esigenze estetiche è possibile realizzare la camicia esterna in rame, acciaio alluminato verniciato o acciaio elettrocolorato. L’esterno si può presentare a sezione quadra, rettangolare o tonda, in modo tale da adeguarlo esteticamente all’edificio.
Rispetto ai sistemi in calcestruzzo e in refrattario, essi presentano il vantaggio di arrivare, con la parete interna a temperatura in maniera più rapida (grazie alla minore inerzia termica dell’acciaio).
Pertanto il tiraggio si innesca in un tempo inferiore, si favorisce quindi l’evacuazione dei fumi anche in caso di funzionamento intermittente della caldaia.
La coibentazione (normalmente in lana di roccia), interposta nei sistemi in acciaio inox a doppia parete, riducendo le dispersioni termiche consente a questi di rimanere più a lungo in temperatura. Inoltre, allungando i tempi di raffreddamento, si riducono i rischi di corrosione sotto tensione, fenomeno caratteristico che si manifesta in presenza di cicli ravvicinati comprendenti riscaldamenti e raffreddamenti. Inoltre, se nei periodi in cui la caldaia è spenta la canna fumaria si raffredda lentamente,alla successiva riaccensione della stessa il tiraggio si instaurerà in tempi brevi.
Per quanto riguarda i camini in refrattario, commercialmente sono disponibili diverse soluzioni; tra le più ricorrenti, possiamo citare quella composta da:
– canna interna in refrattario;
– rivestimento in isolante;
– camicia esterna in conglomerato cementizio vibrocompresso.
La canna interna in refrattario ceramizzato, garantisce l’impermeabilità all’acqua ed ai gas; il refrattario resiste a temperature dei fumi fino a 900°C. Il camino illustrato in figura porta dei canali di retroventilazione dell’isolamento, ricavatesi sulla camicia esterna, con lo scopo di proteggere il coibente da eventuale umidità traspirante.
E’ importante che il costruttore del camino certifichi l’impermeabilità ai gas ed alle eventuali condense, la resistenza all’azione dei fumi ed al calore dei sistemi che fornisce.
Per camini in refrattario e muratura tale certificazione può avvenire, ad esempio, secondo la normativa UNI.
Per camini in acciaio inossidabile si deve richiedere una dichiarazione del titolo. Tali caratteristiche devono essere possedute anche dai giunti, così come dagli eventuali accessori.
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